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Dissesto e Asia, “Io X Benevento”: “Chiarezza su futuro e tagli”
All'incontro presenti solo esponenti dell'opposizione. Schipani: “Ho invitato l'amministrazione, ma non è venuto nessuno”Ascolta la lettura dell'articolo
La volontà è quella di fare chiarezza. Capire cosa accadrà realmente dopo la dichiarazione di dissesto e quali saranno le ricadute effettive sulla cittadinanza, al di là del tetto massimo raggiunto dalla tassazione. La domanda l’hanno posta, nella serata di ieri, l’associazione “Io X Benevento” e il Comitato di Quartiere “Rione Libertà – Democrazia – Legalità e Libertà”.
Nella sede dell’Asia è stato promosso un dibattito pubblico per sviscerare i temi economici e finanziari che hanno condotto al default di Palazzo Mosti, ma anche per analizzare i primi tagli alle partecipate e ai servizi non ritenuti indispensabili.
“Come cittadini sentiamo l’esigenza di capire cosa realmente sta accadendo e cosa ci aspetta per il futuro”, ha commentato il presidente di “Io X Benevento”, Giuseppe Schipani. Alla discussione hanno preso parte Lucio Lonardo, presidente dell’Asia; Fausto Pepe, consigliere comunale ed ex sindaco di Benevento; l’ex assessore Francesco Saverio Coppola e i consiglieri di opposizione a Palazzo Mosti, Francesco De Pierro ed Italo Di Dio.
Evidente l’assenza degli esponenti dell’amministrazione, ma Schipani ha chiarito subito: “Li abbiamo invitati, ma non sono venuti. Quando bisogna fare chiarezza non ci sono mai”.
Critiche dure che provengono anche dall’ex sindaco Fausto Pepe che è tornato a ribadire “l’aspetto politico del dissesto, che – ha commentato – poteva essere evitato proseguendo sulla strada del Piano di rientro”. Parole al veleno anche nei confronti del suo successore: “Io da Mastella voglio una querela – ha detto -. I 110 milioni di debito non esistono, sono una bugia e vorrei che fosse qui per smentirmi”.
“La decisione di scegliere la via del dissesto, dopo aver approvato un bilancio preventivo non ha alcun senso – ha sottolineato l’ex assessore Coppola -. Si tratta di una stranezza amministrativa che riguarda anche la somma dei debiti e la scelta di eliminare la gara che avevamo preparato in merito al nuovo servizio tributi”. A pagare un doppio scotto saranno principalmente i creditori di Benevento secondo l’economista, che “riscuoteranno somme ridotte dal 40 al 60% e allo stesso tempo riceveranno meno servizi come cittadini. Tutto questo si poteva evitare implementando il Piano di rientro”.
“Che cosa è accaduto dal 29 agosto, giorno dell’approvazione del Bilancio preventivo, alla decisione di dichiarare il dissesto?” è la domanda che invece pone il consigliere d’opposizione Italo Di Dio, che anche sul tema dell’Asia ribadisce l’esigenza di una maggiore confronto istituzionale. “Anche l’Ufficio tributi deve necessariamente essere adeguato alle esigenze della città. Se hanno sbagliato la condizione fiscale di 40 consiglieri comunali – ha spiegato –, immagino cosa potrà accadrà con i 30mila contribuenti”.
“Mastella non ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di governare il debito”, ha commentato il consigliere di minoranza De Pierro. “Voler azzerare in maniera indiscriminata quanto fatto, anche di buono, dalle precedenti amministrazioni non è corretto. Forse – ha concluso – il sindaco non ha ben capito la portata del default i cui effetti non sono ancora evidenti”.
Sul tema Asia, infine, è stato il presidente Lucio Lonardo a fare il punto della situazione. Una situazione ormai nota: da un lato i tagli e dall’altro l’impossibilità di contrarre un costo che però continua a determinare l’alta percentuale di raccolta differenziata. Sotto accusa anche lo storico problema dell’impossibilità della chiusura del ciclo dei rifiuti per la mancanza di impianti.