Emergenza abitativa, i candidati sindaco a confronto con il Mlc. Assente Mastella

Emergenza abitativa, anagrafe delle utenze e reddito di cittadinanza. La campagna elettorale di Benevento entra nel vivo grazie al Movimento di Lotta per la Casa che ha riunito quasi tutti i candidati sindaco alle prossime elezioni. Il Mlc riesce a mettere allo stesso tavolo Tibaldi, Ucci, Del Vecchio, De Nigris, Principe e Farese. Unico assente Clemente Mastella che non ha preso parte al dibattito.

Un confronto frizzante, a tratti anche duro, con Del Vecchio che chiede ai suoi avversarsi di ‘attrezzarsi’ per governare una città, ricevendo in cambio attacchi su 10 anni di cattiva gestione. Il tavolo ha offerto anche spunti interessanti nella risoluzione della questione abitativa. Punto fermo per tutta la rosa dei pretendenti a Palazzo Mosti l’anagrafe delle utenze. L’operazione, più volte richiesta dai senza casa, a questo punto dovrà divenire una delle prime misure del prossimo sindaco del capoluogo visto che tutte le parti in campo condividono il progetto. In sostanza, si tratta di un censimento del patrimonio abitativo comunale per capire se effettivamente tutti gli inquilini abbiano i requisiti per restare all’interno delle abitazioni.

“Si tratta del primo dato positivo – hanno commentato dal Movimento -. L’anagrafe è diventata un punto di tutti i programmi elettorali: vuol dire che i candidati hanno recepito le nostre richieste. Resteremo comunque vigili per controllare che le promesse di tramutino in fatti concreti. L’assenza di Mastella suona come una provocazione – concludono gli attivisti –. Volevamo riportare il dibattito su un piano di serenità”.

Diverse le proposte lanciate per tentare di dare una risposta concreta, ma non definitiva alla questione abilitativa. Fermo restando che l’edilizia pubblica resta in campo a Governo e Regione il discorso si è sviluppato sulla disponibilità di immobili nel capoluogo per i senza casa. Va ricordato che oltre alle famiglie che vivono nel plesso scolastico di “Ponticelli” ci sono altre 700 persone che attendono nella graduatoria Iacp che conta – tra case di Palazzo Mosti e quelle dell’istituto – quasi 2400 alloggi.

Un sostegno economico dall’Ente comunale per aiutare i cittadini in difficoltà è la proposta di Federica De Nigris (FabBene). La candidata ha pensato, sulla scorta di quanto già sperimentato in altre realtà, ad un contratto di locazione per le famiglie senza abitazione da stipulare con un privato che abbia un appartamento sfitto. Il Comune sarebbe chiamato a garantire un anno di affitto. “La necessità, però, – ha aggiunto – è assicurare un reddito ai cittadini. Senza lavoro anche queste misure sono inefficaci”.

Una sperimentazione del reddito di cittadinanza locale ed un uso più attento dei fondi regionali per l’edilizia è la ricetta a 5 Stelle di Marianna Farese. Vittoria Principe (Sfidiamoli) immagina una collaborazione tra privato e pubblico per la riqualificazione di edifici abbandonati da destinare ai senza casa. Per entrambe le candidate resta fondamentale, però, capire quali siano effettivamente le finanze del Comune dopo i 10 anni di amministrazione Pepe.

Sulla stessa linea Gianfranco Ucci (#laCittàdiTutti) che continua a predicare trasparenza e legalità. “La proprietà privata va tutelata”, ha detto, in relazione all’occupazione di via Episcopio e delle Orsoline, tuttavia va trovata una soluzione attraverso una gestione più limpida del patrimonio abitativo ed una collaborazione con i privati.

Punta alle Orsoline come “alloggi di passaggio” Raffaele Del Vecchio (Pd). Una soluzione che prevede l’utilizzo dello stabile che fu occupato dal Mlc nel settembre del 2014. “oggi è tornato nella piena disponibilità della nostra amministrazione e li potremmo immaginare di sistemare le famiglie più bisognose”. Una soluzione “temporanea – avverte Del Vecchio – che potrà integrarsi con i 52 alloggi che dovranno essere costruiti” in attesa che Governo e regione decidano intervenire con nuovi edifici popolari.

Parte dell’ex seminario arcivescovile e l’ex edificio delle Regione in via Adua sono invece le risposte individuate da Raffaele Tibaldi (Polo Civico). “Da sindaco – ha spiegato – mi preoccuperei di contattare curia e Regione per utilizzare due palazzi vuoti della mia città. Ribadisco, però, – ha concluso – che le occupazioni, gli atti di forza e la furbizia non potranno mai rappresentare una soluzione”.

L’emergenza abitativa, dunque, entra a pieno titolo nella campagna elettorale. Una vertenza con la quale dovrà, necessariamente, misurarsi il prossimo primo cittadino non solo a causa delle pressioni del Movimento di Lotta per la Casa, ma anche per un crisi economica che continua a protrarsi e mietere vittime anche a Benevento.