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“Adotta un cane per amico”, a Castelpoto la campagna contro il randagismo
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“Adotta un cane per amico”, questo è il nome del progetto sperimentale di sensibilizzazione all’adozione di cani randagi, approvato dal comune di Castelpoto.
Tra i compiti del Comune – si legge nella delibera della giunta – c’è quello di occuparsi dei cani abbandonati e di accudirli presso strutture idonee in attesa del reinserimento in una nuova famiglia. Lo scopo dell’amministrazione, dunque, è quello di dare una possibilità di vita migliore agli amici più fedeli dell’uomo.
Tredici randagi sono stati affidati al canile “Amici a quattro zampe” di Altavilla Irpina, dove sono custoditi e ricoverati, per un costo complessivo di 56 euro mensili. Spesa che ricade sull’intera comunità: la campagna sperimentale, infatti, nasce con la finalità di contrastare il fenomeno ed economizzare le spese derivanti dal mantenimento dei cani nella struttura.
L’inserimento degli animali nelle famiglie, come elemento di compagnia o di guardia, costituisce una dimostrazione di elevato senso civico e produrrebbe un evidente risparmio economico, si legge nell’atto. Per agevolare le adozioni, il Comune ha previsto anche l’erogazione di un contributo per le spese di mantenimento degli amici a quattro zampe: ai cittadini che sceglieranno l’adozione saranno consegnati 250 euro per il primo anno, oltre che 100 euro per ciascuno degli anni successivi in cui il cane sarà in vita.
Le domande di contributo devono essere presentate contestualmente alla richiesta di affido. Il comune potrà, inoltre, effettuare controlli periodici per verificare l’effettiva cura di ogni animale. Nel caso di decesso o smarrimento, l’assegnatario sarà tenuto a comunicarlo preventivamente all’Ufficio Polizia Municipale del comune. In altri casi come abbandono, maltrattamento, cessione non autorizzata o condizioni di detenzione non idonee, la polizia effettuerà gli opportuni accertamenti e provvederà ad applicare le sanzioni previste dalla legge.
Qualora si registrasse una buona risposta da parte della cittadinanza – chiarisce la delibera – questo non comporterà una spesa maggiore da parte dei cittadini, in quanto la stessa, sarà comunque compensata con il minor costo che l’ente sosterrà per il ricovero dei cani presso la struttura.