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Mensa scolastica, è caos a Palazzo Mosti: la conferenza stampa di Altrabenevento finisce in rissa
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GUARDA VIDEO Si chiude in rissa la conferenza stampa organizzata, a Palazzo Mosti, da Altrabenevento sulle questioni relative alla mensa scolastica. Uno scontro che ha coinvolto un rappresentante della ditta che gestisce il servizio, Salvatore Balestrieri, il presidente dell’associazione Gabriele Corona e alcuni lavoratori. L’alterco è nato dopo la chiusura dell’incontro e in seguito ad un battibecco tra Corona e il dirigente dell’azienda.
Al termine del parapiglia si è reso necessario l’intervento dei sanitari del 118 che hanno medicato alcuni lavoratori a Palazzo Mosti, mentre il dirigente della Quadrelle 2001 si è recato all’ospedale per un controllo.
Un episodio che racconta bene lo stato di esasperazione nel quale si sta svolgendo il servizio di mensa nel capoluogo. Una situazione che coinvolge tutti: dipendenti, associazioni e soprattutto le famiglie dei piccoli studenti sanniti che usufruiscono dei pasti. A pesare, inoltre, ci sono anche le richieste di alcuni lavoratori che sostengono di non aver ricevuto gli stipendi.
L’incontro con la stampa e la presenza dei rappresentanti della Quadrelle 2001 – oltre a Balestrieri era presente il direttore della cooperativa Domenico Perrone – sarebbe dovuto servire, nelle intenzioni di Altrabenevento, per chiarire alcuni aspetti. In primis alcune irregolarità relative al mancato rispetto, secondo Corona, di alcune norme del capitolato d’appalto. Si è discusso anche dell’eventuale presenza d’amianto sul tetto del centro cottura di Ponte Valentino.
“Sulla vicenda – conclude Corona – pesa come un macigno l’assenza del Comune di Benevento che continua a non fornire delle risposte chiare”.
Nel corso dell’incontro Perrone e Balestrieri hanno risposto ad alcune delle richieste dei genitori e alle domande di Altrabenevento. Il servizio resta, secondo quanto detto in conferenza stampa, conforme al Capitolato.
Inoltre, i recenti controlli dei Nas nel centro cottura avrebbero evidenziato alcune difformità che, però, non hanno condotto a nessuna sanzione. “Non capiamo – hanno dichiarato – da dove nasce la richiesta di sospendere il servizio. Per eventuali reclami sulla qualità dei pasti siamo disponibili per qualsiasi chiarimento o consiglio”.
Ad ogni modo, resta altissima la tensione sulla questione. Un problema che, dopo questa mattinata infuocata, dovrà essere necessariamente risolto in maniera definitiva e chiara per restituire serenità all’intera comunità.