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Trivellazioni nel Sannio, oncologi e docenti universitari analizzano i rischi di lungo periodo su salute ed economia
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GUARDA VIDEO Si torna a parlare di trivellazioni nel Sannio e del loro effetto sulla salute e lo si fa attraverso un approccio globale che coinvolge, medici, oncologi e mondo universitario, non tanto per analizzare dati, che sono al momento scarsi e poco esaustivi, quanto per comprendere i rischi che potrebbero verificarsi sul lungo periodo.
Per questo è stato organizzato dall’Università del Sannio, dall’Ordine dei medici di Benevento e dall’associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia- presso l’Aula Ciardiello dell’ateneo sannita un convegno sul tema “Ambiente e Salute – Onde elettromagnetiche e trivelle”.
Utilità economica e sviluppo sostenibile sono le coordinate su cui bisognerebbe operare riguardo al tema delle trivellazioni, secondo il presidente dell’Ordine dei Medici e oncologo, Giovanni Pietro Ianniello, che ha messo in evidenza quanto la ricerca di idrocarburi possa incidere in termini di rischio sulla salute delle falde acquifere e quindi della popolazione.
Dal canto suo l’Università del Sannio si sta adoperando per cercare di formare esperti sul tema e “già dall’anno prossimo – ha annunciato il direttore del dipartimento di Diritto, Economia, Management e metodi quantitativi, Giuseppe Marotta – potrebbero essere istituti dei corsi ad hoc”.
In funzione del ruolo e dell’impegno che i medici hanno nella difesa dell’ambiente secondo il proprio codice deontologico, Ianniello ha sottolineato come già negli anni scorsi il mondo medico ha sollecitato le istituzioni per conoscere il grado di criticità delle azioni umane sugli ecosistemi.
In merito poi alle sollecitazioni dei mesi scorsi da parte dell’amministrazione comunale di Airola sulla presenza dei tumori infantili, Ianniello ha rassicurato, dichiarando: “non ci sono al momento trend oggettivi di aumento di questo tipo di patologie ma sicuramente il fenomeno va monitorato in un contesto in cui ci sono impianti industriali che lavorano il carbonio”.
Al convegno hanno partecipato, oltre al pro rettore dell’ateneo sannita Massimo Squillante, anche Martino Maria Rizzo, direttore U.O. Igiene e Medicina Preventiva ASP, ISDE Cosenza, che ha parlato di“Effetti delle Onde Elettromagnetiche”; Giuseppe Roberto Ziccardi, Medico Igienista – ISDE Avellino, che ha relazionato sul tema “Trivelle e Onde Elettromagnetiche: Prevenzione e Salute, Gianfranco Porcile, Oncologo – ISDE Genova, che ha affrontato il tema “Ambiente e Tumori” e l’oncologo Giuseppe Comella, dell’Isde di Napoli, che ha messo in evidenza i punti deboli del prossimo fondo sanitario nazionale che potrebbe prevedere uno stanziamento minore per le regioni del Sud, che andrebbero a perdere 75 milioni di euro, se dovesse passare la proposta leghista di rispettare per la distribuzioni delle risorse il parametro dell’anzianità della popolazione, molto alto nel Meridione d’Italia.
Le dichiarazioni nel servizio video