CRONACA
La ricerca della Federico II: invasione di pesci siluro nei fiumi Sabato e Calore. E’ allarme per l’ecosistema
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Pesci siluro nei fiumi Sabato e Calore. Dalle dimensioni potenziali di 150 kg e fino a due metri e mezzo di lunghezza. E’ quanto denuncia una ricerca dell’Università Federico II di Napoli, coordinata da Marco Guida e riportata questa mattina su La Repubblica Napoli, nella quale si accerta che qualcosa non va negli equilibri della fauna ittica dei corsi d’acqua campani.
Una presenza – scrive il noto quotidiano nazionale – confermata dalle foto, sempre più diffuse, di pescatori che posano orgogliosi con pesci di dimensioni notevoli, trofei esibiti con sorrisi a trentadue denti.
Gli esperti attestano l’immissione della specie cosiddetta “alloctona” per mano umana: in soldoni, i pescatori sportivi hanno iniziato, negli anni scorsi, a diffondere esemplari lungo i corsi d’acqua. Attendendo pazientemente che crescessero per farne trofei da esibire.
Ma la situazione – aggiunge l’articolo di Repubblica – sarebbe sfuggita all’uomo, complice il mancato monitoraggio da parte delle Province coinvolte. E il dato è altamente preoccupante data l’evidenza dell’elevato successo riproduttivo della specie.
Insomma, il pesce siluro “colonizza” i fiumi della Campania. Con risultati potenzialmente devastanti per le altre specie, minacciate dalle sue grandi dimensioni e dalla sua spiccata attitudine predatoria. “Questa specie nei nostri fiumi rappresenta una grande minaccia per le specie autoctone da salvaguardare e altera in modo significativo gli equilibri ambientali” si legge nel report del team della Federico II, di cui fa parte anche Antonella Giorgio, esperta di analisi genetica per la fauna ittica in Campania.
Di qui, l’allarme: “La crescita e la diffusione incontrollata del siluro comporterebbero una diminuzione della biodiversità ittica e macrobentonica dei fiumi interessati dall’invasione della specie alloctona. E nel caso specifico delle acque del fiume Calore, il divieto di pesca avrebbe determinato, dal 2011 ad oggi, una colonizzazione silenziosa da parte del siluro”. Una colonizzazione – conclude l’articolo – che andrebbe arrestata al più presto, per ripristinare gli equilibri dell’ecosistema dei nostri fiumi.