Comune di Benevento
Benevento, approvato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Pepe: “Lavoro duro, ora raccogliamo i frutti”
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Il Consiglio Comunale di Benevento ha approvato questa mattina il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale con 18 voti favorevoli e 5 contrari. Approvato all’unanimità dei presenti anche un emendamento, al secondo punto all’ordine del giorno, che istituisce un ufficio deputato a controllare la corretta attuazione del Piano e impegna la Giunta a riferire, con cadenza semestrale, sui progressi.
“Il lavoro che stiamo portando avanti è un lavoro difficile – ha commentato il sindaco di Benevento, Fausto Pepe -, ma ora stiamo raccogliendo i primi frutti”.
Il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale non ha trovato però l’appoggio dell’opposizione che ha votato compatta in maniera contraria. Diverse le obiezioni sollevate: su tutte la mancata approvazione dei debiti fuori bilancio.
Riconoscimento che rappresenta, secondo la minoranza, una condizione necessaria per rendere valido e credibile il Piano. I debiti però – ha spiegato l’assessore alle Finanze Francesco Saverio Coppola – saranno approvati ed allegati al documento entro il 15 settembre.
La questione tuttavia sembra più politica che tecnica: l’opposizione infatti attacca la maggioranza accusandola di una scarsa collaborazione, del ritardo con cui vengono forniti i documenti ai consiglieri e, soprattutto, di presentare proposte finanziarie insufficienti.
Nel dettaglio il piano di rientro varato dall’assise del capoluogo servirà a coprire i 30 milioni di euro che costituiscono la massa debitoria comunale. Diciotto milioni sono già a disposizione delle casse di Palazzo Mosti, così come spiegato dall’assessore Coppola e dal presidente della Commissione Finanze, Giovanni Zarro.
Altri 12 milioni di euro dovrebbero arrivare nel capoluogo sannita attraverso un’ulteriore richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti. Secondo i calcoli di Palazzo Mosti per rientrare completamente e appianare i debiti saranno necessari 7 anni, tagli alla spese dell’Ente, dismissione degli immobili pubblici e un’intesa attività di recupero crediti. Il Piano sarà presentato all’attenzione del Ministero entro il 3 settembre.