CULTURA
Tra scritte e mini-discarica al Teatro Comunale di Benevento davanti ai turisti va di scena il degrado
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L’Estate 2014 a Benevento sarà ricordata non solo per la sua stranezza meteorologica, ma anche per la presenza significativa di turisti, in particolare stranieri, registrata in città. Nel weekend di Ferragosto si è avuto un incremento del 30% rispetto allo scorso anno. Tra i visitatori stranieri la maggior parte sono tedeschi, olandesi, giapponesi. Molti anche gli italiani che hanno deciso di fare una sosta culturale nella città Unesco. Peccato però che alcune macchie abbiano offuscato lo splendore di Benevento.
Macchie come quelle di inchiostro dei pennarelli o della vernice delle bombolette spray che imbrattano il Teatro Comunale Vittorio Emanuele, costruito nella metà del 1800 e a due passi dall’ombelico della cultura beneventana. Accanto alla Chiesa di Santa Sofia, all’inizio del Corso Garibaldi, di fronte al vicolo che conduce all’Hortus di Palladino, e a due passi dalla Rocca dei Rettori, il Teatro Comunale, che solo fino a qualche anno fa ha ospitate le prime di Benevento Città Spettacolo, da tempo ormai è fuori uso.
Chiuso al pubblico per inagibilità: l’impianto antincendio, l’impianto elettrico e l’impianto d’emergenza vanno totalmente rifatti.
Scritte, disegni, carte e gomme da masticare imbrattano l’esterno del Teatro. Gli scalini eleganti che introducevano nel foyer si sono trasformati in panchine pubbliche dove passare i pomeriggi e le serate in compagnia di amici.
Il degrado, almeno per quanto riguarda la parte esterna, del bel teatro, è tutta colpa dell’inciviltà e dell’ignoranza di chi questa città dovrebbe amarla e curarla. E per una volta non ci riferiamo alla sfera politica, ma a chi non riesce a trovare passatempo più interessante dell’imbrattare con frasi pseudoromantiche o volgari le sue mura.
A dir il vero l’Amministrazione comunale si è anche attivata per arrivare alla risistemazione del Teatro Comunale Vittorio Emmanuele, inserendolo anche nel progetto “Cultura in movimento”, meglio noto come Trigilia-Bray. In attesa di poter di nuovo assistere ad uno spettacolo, al momento l’unico spettacolo che possiamo guardare sono i visi contrariati dei visitatori che passano davanti al Teatro Comunale.