San Marco dei Cavoti: l’amministrazione Rossi decide per la giunta allargata

Un momento difficile per la nostra politica che attraversa una profonda crisi negli istituti rappresentativi, favorendo un processo involutivo di delega e personalizzando il mondo della politica a favore di questo o di quel soggetto. Al progetto politico si sostituisce la persona, con conseguente rischio di derive plebiscitarie. La perdita di credibilità dei partiti ha sollecitato la nascita di nuove forme di partecipazione che rappresentano la maggiore novità di questi ultimi anni.

In questo schema il ruolo degli organismi rappresentativi assembleari perde progressivamente la sua autorevolezza, riducendosi a sottoscrivere la volontà degli organi esecutivi, con forme più o meno istituzionalizzate di diretto contatto fra i cittadini e colui che sovrintende l’esecutivo, il “capo”.

Seguendo questa chiave di interpretazione – si legge nella nota inviata – a San Marco dei Cavoti hanno voluto applicare in maniera tangibile una serie di iniziative che si contrappongono ai fenomeni descritti, tendenzialmente antidemocratici, ciò in coerenza con quanto più volte espresso in campagna elettorale dallo stesso Sindaco, Giovanni Rossi.

Per l’occasione è Alessandro Valente, neo eletto consigliere di maggioranza, a farsi da portavoce per spiegare questo vero e proprio modello di gestione amministrativa, capace di creare una partecipazione allargata fondata sui criteri di responsabilità di ogni consigliere, realizzato sul concetto di decentramento delle funzioni a tutti i componenti e non solo agli assessori designati.

“La Giunta è un organo collegiale e come tale deve operare – tende subito a rimarcare il consigliere Valente – ma il criterio che il nostro sindaco Rossi ha voluto condividere con tutti gli eletti di maggioranza è quello di evitare un’autonomia decisionale del singolo assessore, magari sottoposta o mediata solo dal confronto diretto ed esclusivo col Sindaco. Va sempre ricordato che la Giunta è tenuta a dare applicazione al programma elettorale – continua Valente – costituendo nella sua unitarietà il mandato sul quale si è ottenuto il consenso dei cittadini. Tuttavia la convinzione dell’amministrazione guidata da Gianni Rossi è che la macchina amministrativa debba essere gestita insieme, attraverso un gruppo di lavoro unito per affrontare i problemi grandi o piccoli che si presentano”.

E’ il sindaco stesso – continua il comunicato stampa – a voler specificare ancora meglio quanto l’amministrazione san marchese creda e voglia aderire a questo schema di gestione partecipata.

“Dovranno essere individuate delle priorità condivise dal gruppo e solo dopo aver raggiunto un obiettivo si potrà passare a quello successivo – ribadisce Giovanni Rossi – per questo occorrono gradualità, programmazione e proposte realizzabili in concreto.

La squadra amministrativa, non solo la Giunta, è composta da persone di fiducia, leali, disposte ad aiutarsi e competenti nei settori dei quali si occupano. Per non sprecare nulla di tutto ciò il gruppo di lavoro è rappresentato non solo dai 4 assessori previsti dalla legge, ma allargato a tutti i consiglieri, espressione anch’essi della cittadinanza”. Ma un ultima osservazione il consigliere Valente vuole condividerla con il suo sindaco ed i suoi amici della maggioranza.

“Ciascuno dei consiglieri ė stato delegato a seguire delle materie specifiche e le rispettive deleghe sono rilevabili dal sito web del Comune. A seguito della riforma la Giunta di San Marco dei Cavoti è composta da quattro assessori ma, per un comune attivo e dinamico come il nostro, il sindaco Rossi ha valutato una necessità di coinvolgimento certamente maggiore, per cui nominare consiglieri delegati e allargare le riunioni di giunta è una grande opportunità per tutti noi ma soprattutto per la comunità, potendo contare su un numero crescente di persone che si interesseranno alle iniziative locali, intercomunali ed europee cumulando un grande vantaggio in termini di democraticità e di coinvolgimento attivo nelle scelte pubbliche, rappresentando così, anche per i consiglieri, un opportunità di esperienza e conoscenza”.

L’applicazione di una formula sicuramente condivisibile, che contrasta con l’effettivo fenomeno, tipico di questo momento storico, di centralizzazione ed accentramento, spesso causa di problemi per le comunità. Questo modello di allargamento tende ad incrementare una migliore qualità della democrazia, di cui si fa portatore in primis il sindaco Rossi, trovando come referente privilegiato la sua compagine elettiva.

Solo con queste iniziative – conclude il comunicato stampa – un sistema democratico può prevenire ogni pericolosa devianza, agendo affinché tutte le sue componenti svolgano nel migliore dei modi il ruolo che a loro compete, assicurando l’efficacia dell’azione di governo in un sano e corretto equilibrio dei poteri e ponendo finalmente fine, così, alle diatribe del passato.