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L’Inps chiede i soldi indietro dopo 10 anni. Una pensionata 82enne di Benevento dovrà sborsare 26mila euro
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L’Inps rivuole indietro i soldi dopo 10 anni. E non si tratta neanche di una piccola somma, bensì di quasi 26mila euro. E’ questa la sorpresa amara che una pensionata 82enne, residente al Rione Ferrovia di Benevento, ha ricevuto per Pasqua.
Nella settimana santa, infatti, è stata recapitata all’anziana una raccomandata dall’Istituto di Previdenza Sociale: nella missiva, infatti, le veniva comunicato che nel periodo dal primo gennaio 1990 al 30 novembre 2004, la donna “ha riscosso rate di prestazione in misura superiore a quelle spettanti”.
Una cifra che ovviamente ha preoccupato non poco la contribuente che, attualmente, percepisce una pensione minima – di circa 288 euro – come ex commerciante e un’altra – di quasi 500 euro – dall’Inpdap, come ex collaboratrice scolastica. In preda allo sconforto, la pensionata ha allertato immediatamente i figli per cercare di fare chiarezza sulla vicenda.
Intanto, allegato alla lettera, è giunto anche il bollettino prestampato che ha allarmato ulteriormente l’82enne: il versamento all’Inps, infatti, dovrà essere effettuato in tempi strettissimi, entro il 12 maggio prossimo.
Nella lettera, però, vengono comunicate anche le modalità per presentare un ricorso amministrativo. Fa sorridere il fatto che la pensionata potrà effettuarlo esclusivamente on line. Una procedura che di certo non rende facile la contestazione dell’atto ad un’anziana che, certamente, non è un’esperta internauta.
Nella comunicazione, inoltre, non è presente alcuna tabella con i nuovi conteggi, né si evince se l’errore sia dipeso dall’Ente o da errate certificazioni della donna.
I parenti, ora, stanno valutando se affidarsi ad un legale o ad un Caf per presentare il reclamo.
Ntr24, intanto, ha ascoltato il patronato della Uil di Benevento.
L’intervista nel servizio.
Antonio Zamparelli