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AMBIENTE

Tra le lacrime dei volontari chiude il canile di Ceppaloni. I cani più anziani chiedono aiuto: “Adottateci”

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I circa cento cani del canile “Oasi” di Ceppaloni saranno trasferiti in altri canili della Lega Difesa del Cane del Nord. E’ questa la posizione rigida del vicepresidente nazionale, Luca Lombardini, che non ha ceduto per niente davanti al presidio e alle lacrime dei volontari che, nel giro di 24 ore, si vedranno trascinare con la forza gli amici pelosi che stanno assistendo da due mesi, da quando cioè alcuni di loro hanno preso contatto con l’attuale commissario, Antonella Centanni, già presidente della sezione di Salerno, che è subentrata a settembre scorso nella gestione della sezione di Benevento del canile difesa del cane per cercare di tamponare i danni molteplici di 15 anni di mala gestio, che, secondo indiscrezioni, avrebbe portato a un debito di 750mila euro.

Troppi per mantenere in vita la struttura, troppi anche rispetto al benessere degli animali che solo negli ultimi tempi hanno trovato la serenità delle cure e degli affetti dei volontari e dell’unico operaio Raffaele che tutti i giorni, dalla mattina alla sera, ha assistito gli ospiti pelosi e che ora rischia anche il lavoro.

Lombardini ha dichiarato che “quella del trasferimento è l’unica soluzione possibile al momento attuale per riparare a una situazione pesante di bilancio in attesa di una futura gestione autonoma della struttura.”

Secondo i volontari “la precedente gestione ha permesso che 150 cani venissero trasferiti presso altri canili; altri 60 sono spariti. Ora che il canile si è risollevato grazie al commissario e a tutti noi volontari – dicono – il direttivo nazionale ha disposto la chiusura”. E non si smuove Lombardini neanche di fronte alla richiesta di attendere ancora qualche giorno o il tempo utile affinché si possa eventualmente procedere all’adozione privata da parte dei cittadini.

“Abbiamo avuto diversi incontri con la Centanni – ha detto Lomabrdini- e l’unica soluzione è quella di chiudere”. “Se c’era una richiesta di adozione – continua – perché non è stata fatta prima?” E poi assicura che “nel luogo dove saranno trasferiti gli ospiti del canile ci sarà un alto potenziale di adozione”.

Domani è anche in programma un incontro tra il commissario Centanni e la presidente nazionale della Lega difesa del cane e il sindaco di Ceppaloni. Per questo i volontari chiedono l’aiuto e la presenza di quante più persone possibile per ribadire ancora una volta un no deciso e unanime alla chiusura del canile. Il fine primario è quello di fare in modo che almeno i cani più anziani e malaticci possano restare qui dove sono perché non potrebbero tollerare un trasferimento coatto, che potrebbe determinare anche la morte degli stessi.

I volontari hanno chiesto aiuto anche attraverso Facebook, dove attraverso un post hanno spiegato che “alcuni dei cani seguono una terapia, altri sono stati sottoposti a interventi chirurgici per tumori che si portavano dietro da anni”.

ULTERIORI CHIARIMENTI – Dopo il servizio di ntr24, è giunta nella tarda serata una nota della Lega nazionale per la difesa del Cane che chiarische ulteriori aspetti sulla vicenda. “Sulla situazione del canile di Ceppaloni – scrive – in questi giorni stanno circolando articoli sulla stampa e post sui social network che ledono l’immagine della Lega Nazionale per la difesa del Cane e, soprattutto, contengono affermazioni non veritiere. Ci rammarica che questi scritti siano stati diramati da chi presta la propria opera di volontariato da soli pochi mesi. Ma si arroga il diritto, tra l’altro con alcune affermazioni assolutamente inesatte e scorrette, di parlare di una questione molto complessa e che si trascina da parecchi anni.

Il nocciolo del perenne “stato di crisi” della sezione di Benevento – che gestisce il canile di Ceppaloni – sta nel fatto che non è mai riuscita a trovare una propria indipendenza da tutti i punti di vista. Economicamente è sempre stata sostenuta con i fondi della sede Nazionale; sotto il profilo organizzativo non ha raggiunto un assetto autonomo e da un punto di vista statutario non esiste: al momento non ha infatti nemmeno un socio.

Per cercare di cambiare rotta – continua il comunicato – si è provato ad affidare la struttura ad Antonella Centanni, presidente e attivista storica della nostra sezione di Salerno. Una persona che Lega Nazionale per la Difesa del Cane stima enormemente e alla quale l’associazione si è rivolta proprio ritenendola l’unica in grado di verificare la possibilità che il canile di Ceppaloni si rendesse economicamente autonomo.

Nonostante gli immensi sforzi, poco tempo fa la stessa sig.ra Centanni si è rivolta alla sede centrale della LNDC sostenendo l’impossibilità di mantenere aperta la struttura. A questo punto, per poter garantire uno stato di benessere ai cani ospitati, si è arrivati alla decisione di trasferirli in altre sezioni della Lega del Cane. Già lo scorso agosto diversi animali gravemente malati e con problemi di comportamento sono stati accolti in altri rifugi dell’associazione. Rifugi dove gli ammalati hanno ricevuto cure adeguate, quelli con disturbi di socializzazione hanno intrapreso un percorso rieducativo con ottimi risultati, mentre i più anziani hanno trovato box caldi e confortevoli.

E non è tutto. Molti dei cani accolti hanno trovato adozioni adeguate. Ma tutto questo, persone all’apparenza così ben informate sui fatti, non lo scrivono. Scrivono invece ergendosi a solutori della situazione: coi soldi degli altri. Vogliono andare avanti, vogliono che la struttura resti aperta. Ma mantenuta con denaro altrui. Nulla di più facile per chiunque. Ma difficile dal momento in cui non ci sono più fondi. Queste persone dovrebbero rivolgere la loro richiesta direttamente a tutte quelle sezioni della Lega del Cane che versano in gravissime difficoltà e che non possono essere aiutate perché una cifra cospicua dei limitati fondi a disposizione della nostra associazione continua a confluire al canile di Ceppaloni.

Ciò nonostante, – concludono – deve essere ben chiaro che non verrebbero mai spostati e sottoposti a lunghi viaggi cani non in grado di affrontare un trasferimento. E proprio per essere certi di non commettere errori, i cani verranno visitati e controllati da uno staff di veterinari la cui professionalità è nota e indiscutibile. Al momento del trasferimento degli animali presso le altre sezioni della LNDC, saranno infatti presenti etologi, veterinari comportamentalisti e il Prof. Enrico Moriconi, Presidente dell’AVDA (Associazione Veterinari Diritti Animali). Così come deve essere altrettanto chiaro, perciò lo ripetiamo, che i cani che verranno trasferiti saranno collocati in altri rifugi della Lega Nazionale per la Difesa del Cane dove verranno seguiti, accuditi, curati fino a che, come auspichiamo, non troveranno una sistemazione adeguata in famiglia”.

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