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Oasi di Pantano e depuratore. La replica di Altrabenevento alla LIPU: “Stefanucci ha la memoria corta”

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“Il delegato provinciale della LIPU Marcello Stefanucci, nella sua replica ad Altrabenevento, conferma quanto sostenuto dalla nostra associazione sulla mancata tutela, da parte della LIPU dell’Oasi Faunistica “Aree umide beneventane” istituita dalla Provincia di Benevento fin dal 2007 con la delibera n. 141 del 16 marzo”. Ad affermarlo in una nota sono Alessandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti dell’associazione Altrabenevento, che replicano così alla LIPU.
“Stefanucci infatti – aggiungono Sandrucci e Fioretti – conferma di aver approvato nel 2008 la localizzazione del depuratore all’interno dell’Oasi sostenendo a sua discolpa che lo spostamento del depuratore a Sant’Angelo a Piesco avrebbe tutelato la Piana di Pantano, ove era previsto dalla relazione idraulica del Prof. Pianese.
Ma dalla lettura dei verbali del tavolo tecnico convocato per approvare la definitiva localizzazione del depuratore centrale di Benevento, a cui partecipò la LIPU, emerge un’ altra verità: Stefanucci infatti nella riunione svoltasi il 16 giugno 2008 si dichiarò d’accordo con la previsione del depuratore nelle Piana di Pantano, in piena zona d’alveo ed alluvionale del Fiume Calore.
Non risultano nemmeno a verbale – continuano – le rivendicate battaglie su una diversa soluzione, avendo alla fine il delegato LIPU condiviso la diversa ubicazione di Monte Sant’Angelo, prospettata dai cittadini di Pantano, che rientra nel perimetro dell’Oasi compresa tra Cellarulo e la stazione di Vitulano.
Altrabenevento fa presente che al tavolo tecnico non risulta fossero state invitate altre associazioni ambientaliste ma che ha da sempre seguito questa annosa vicenda tanto che presentò in data 7 aprile 2009 in conferenza stampa, alla presenza dell’assessore provinciale all’ambiente Aceto, un nutrito dossier (consultabile sul sito web dell’associazione), dal quale emergevano tutte le incompatibiltà ambientali, paesaggistiche oltre che territoriali dell’intervento approvato con l’assenso di Stefanucci.
Nel dossier Altrabenevento – proseguono Sandrucci e Fioretti – ha altresì dimostrato che un’ altra ipotesi era ed è ancora praticabile, per risolvere il problema della depurazione cittadina senza spendere 10.000.000 di Euro e senza alcuna devastazione ambientale di aree oggetto di tutela come è quella dell’intera Oasi di Pantano.
Stefanucci, al contrario, con l’approvazione a Monte Sant’Angelo, ha clamorosamente abbandonato la soluzione da sempre propugnata e condivisa da altri ambientalisti della depurazione attraverso più impianti mediante la fitodepurazione.
E’ paradossale- concludono – che dopo tanti anni di dibattiti si arrivi a prospettare e a giustificare un impianto tanto impattante quanto assurdo visto che verrebbe collocato sulla pista ciclabile con buona pace dei cittadini che ne fruiscono e degli agricoltori che potrebbero ricavare una valorizzazione dei loro prodotti se provenienti da zone di pregio ambientale”.