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Rifiuti: a Benevento è allerta, ma il presidente dell’Asia ha pronto il piano di risanamento
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A Benevento torna alta l’attenzione sulla questione rifiuti. Discariche abusive incontrollate, raccolta differenziata a singhiozzo, ritornano persino i roghi in alcune zone della città. Tante criticità alle quali l’Asia, pur tra mille difficoltà, deve fare fronte.
Una situazione difficile quella che la municipalizzata del Comune deve gestire.
Il sequestro da oltre un mese della discarica di Piano Borea utilizzata per organizzare il trasferimento dei rifiuti, il deficit di personale con cui dalla prossima settimana l’azienda si troverà a fare i conti, visto che scade l’11 gennaio il progetto regionale che ha impiegato 54 lavoratori degli ex Consorzi rifiuti, creano non poche grane al presidente dell’Asia, Lucio Lonardo che ha già pronto quello che definisce un piano di risanamento.
Mini isole ecologiche itineranti nelle contrade, ultizzo dello spazzamento automatico al posto di quello manuale e raccolta differenziata limitata alle mura cittadine.
Un piano legato però al dissequestro di Piano Borea per il quale già oggi Lonardo ha presentato richiesta alla Magistratura.
Grazie infatti ai fondi recuperati con l’accordo Comune Provincia per la realizzazione del digestore anerobico – ragiona il presidente – si potranno avviare i lavori di risanamento richiesti per lo sblocco della discarica. In caso contrario lo scenario appare preoccupante.
Non nasconde poi, il numero uno dell’Asia che l’inchiesta giudiziaria che si è abbattuta sul socio unico, il Comune di Benevento, potrà avere dei riflessi sulla società di igiene ambientale. Soprattutto ritardi nell’espletamento di pratiche burocratiche che consentono di organizzare il sistema di raccolta dei rifiuti.