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Scuola, i docenti Ciervo e Sguera spiegano l’adesione allo sciopero

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“Come docenti, iscritti alla CGIL e militanti di ALBA abbiamo aderito allo sciopero odierno, consapevoli che – con l’apparente neutralità della “tecnica” – si sta portando a compimento un’altra tappa di decostruzione della scuola come luogo di formazione di cittadini ed individui critici in nome, invece, di una scuola subordinata alle istanze (ri)produttive della macchina capitalistica, fabbrica di individui flessibili, non allenati al faticoso esercizio della democrazia e della diretta partecipazione alla res publica”. A dichiararlo sono i docenti del Liceo Classico “P. Giannone” Amerigo Ciervo e Nicola Sguera.
“Per questo oggi – continuano – abbiamo sfilato, sfidando la pioggia, accanto a quelle componenti studentesche che si sono già opposte alla scellerata gestione Gelmini. Non è una reazione di difesa corporativa (sebbene la minaccia dell’innalzamento di tutte le cattedre a 24 ore a parità di salario dovrebbe allarmare i colleghi che oggi hanno preferito non aderire allo sciopero) né una pregiudiziale opposizione alle riforme”.
“È la rivendicazione di un’altra scuola possibile, – concludono – che necessiterebbe di investimenti strutturali (e non di tagli), e che, soprattutto, dovrebbe essere coltivata come luogo di saperi critici, tutelata da ogni subalternità a logiche economiche o politiche che siano”.