Opinioni
Tutta colpa delle Forche Caudine…
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Ho sempre pensato che a Roma fossero ancora incazzati per quell’umiliazione subita nel 321 a.C. La mortificazione di dover passare disarmati sotto al giogo di lance dei vincitori, in effetti, non è mai andata giù ai “poteri” di quelle parti.
Ce l’hanno fatta pesare nel corso dei secoli, talvolta rimuovendo le parole “Sannio” e “sanniti” dalla loro memoria e soprattutto dalle loro azioni. E poi la storia recente, fatta di rapporti conflittuali, come possono essere quelli tra insegnanti e alunni. O genitori e figli.
Ci abbiamo provato ad essere studenti modello e bravi bambini ed, effettivamente, ci hanno anche premiato. Ci è arrivata in dono una bella discarica nuova di zecca nella quale potevamo giocare e sguazzare tra la monnezza. Col tempo ci siamo ribellati, un po’ come fanno tutti gli adolescenti.
A quel punto, hanno iniziato a punirci: via le “paghette” per crearci un futuro, via i “collegamenti” per incontrare amici e farci conoscere da nuove persone. Via le cure mediche, via i presidi di legalità. Ci hanno rubato perfino la Serie B, per paura che potessimo diventare davvero forti.
Alla fine ci hanno tolto l’entusiasmo e la speranza. Ieri, poi, l’ultima scellerata decisione: quella di volerci far “sposare” a tutti i costi – come succedeva un tempo nelle famiglie patriarcali – qualcuno che non amiamo e che non ameremo mai.
In bocca al lupo, allora, cara Provincia. Tocca a noi passare questa volta sotto il giogo dei più forti. Ché questa storia serva da lezione a quei bambini che dovevano essere le nostre sentinelle ed invece sono diventati solo giullari di corte. (g.fel.)