Centro Storico e ‘movida’, le proposte delle associazioni

Riceviamo e pubblichiamo una nota delle associazione dei commercianti “Sannio in Centro” ed “Io X Benevento”, inerente ad alcune proposte sul problema della Movida beneventana.

“Spett. Redazione,
a seguito delle varie dichiarazioni annunciate, agli organi di informazione, dall’amministrazione Comunale e dopo le diverse riunioni organizzate presso Palazzo Mosti in merito alla vicenda della Movida nel Centro Storico, le associazioni Sannio in Centro, che rappresenta una buona parte dei commercianti del centro storico, e Io X Benevento, si sono riunite per approfondire le criticità “vere” che attanagliano residenti e commercianti.

Già qualche mese fa le associazioni avevano presentato a mezzo stampa delle proposte all’Amministrazione che sono state anche oggetto di un sondaggio che in appena dodici ore ha raccolto circa duemila firme di condivisione da parte dell’opinione pubblica.

Con la presente, dunque, i rappresentanti delle due associazioni, Giuseppe Schipani e Mimmo Franzese, comunicano che questa mattina hanno protocollato, in modo corretto e formale, le presso il Comune di Benevento e all’attenzione del Sindaco e dell’Assessore alle attività Produttive, le seguenti proposte con le relative firme di condivisione:

1) Per il problema della sosta selvaggia le associazioni propongono l’apertura del mega parcheggio con un servizio navetta per il centro storico e un servizio straordinario dei mezzi pubblici nelle ore notturne anche in altre località particolarmente frequentate dai giovani ( per esempio discoteche ), riducendo notevolmente anche gli incidenti stradali.

Si fa presente, che nella città di Benevento, grazie al progetto Erasmus, sono presenti diversi studenti universitari provenienti da tutta Europa che, ovviamente, oltre a non conoscere bene il territorio non sono in possesso di un mezzo di trasporto proprio.

2) Per ridurre gli atti di vandalismo si dovrebbe intensificare la presenza delle forze dell’ordine, come avviene in tutte le città italiane, magari con una postazione fissa dei vigili urbani pronti ad intervenire;

3) In merito ai problemi dei rifiuti, nei giorni successivi ai fine settimana,  le associazioni avevano chiesto e chiedono di fare allocare dei contenitori, come in tutti i quartieri della città, per l’indifferenziata e la presenza di almeno una campana per la raccolta del vetro per i commercianti che sono costretti a sversare a piazza risorgimento;

4) Al fine di riuscire a sopprimere tutti i comportamenti negativi, le associazioni fanno presente che hanno già effettuato un servizio di informazione volto a incentivare una forma di educazione intesa come acquisizione di una coscienza civile e come forma di cultura del rispetto delle regole di convivenza sociale, ma sarebbe opportuno che anche gli organi preposti si attivino a promuovere dei progetti di sensibilizzazione per ridurre questo fastidioso fenomeno di costume e di disordine sociale;

5) Per consentire ai commercianti, attualmente situati nel centro storico, una crescita produttiva e quindi anche di occupazione, le associazioni avevano ipotizzato che l’amministrazione potesse organizzare delle iniziative e creare
nei vicoli una zona franca per consentire anche agli artigiani e tutti coloro che potrebbero esporre prodotti tipici e manifatturieri di concentrare in quella zona le proprie attività favorendo una maggiore frequentazione nelle ore
mattutine e pomeridiane riducendo notevolmente i disagi causati nelle ore notturne ai residenti.

6) Le associazioni avevano chiesto di verificare le licenze dei locali attualmente ubicati nel centro storico e di provvedere alla chiusura di quelli che non rispettano le vigenti normative o la dove si sono verificati frequenti
episodi di violenza.

7) Come avviene nel comune di S. Agata dei Goti, i commercianti chiedono una autorizzazione straordinaria per una proroga della chiusura dei locali che ad oggi è stabilita per le ore 02.00 e che invece potrebbe essere estesa, solo nel periodo da maggio a settembre, fino alle ore 02.30 con una tolleranza di almeno 30 minuti per la rimozione di tavoli e sedie situati all’esterno dei locali, regolarmente autorizzati, esclusivamente nei giorni di venerdì e sabato.

8) Le associazioni, inoltre, ricordano all’amministrazione di attivare, come da loro annunciazioni, un processo virtuoso per la valorizzazione del centro storico e non una costante denigrazione che sta deviando i giovani della città e della provincia alla frequentazione di altre località limitrofe.

9) Come avviene in altre zone della città, i commercianti del centro storico sarebbero molto contenti di vedere alle prossime festività natalizie degli addobbi e o allestimenti per vivere quei momenti di gioia e di armonia in sintonia con il resto della città, cercando, attraverso proprio questi allestimenti di abbellire e rendere ulteriormente attrattiva la zona. I commercianti sono disposti a contribuire economicamente in parte per le decorazioni.

Le associazioni ricordano all’Amministrazione comunale che nella zona del centro storico sono presenti oltre quaranta attività commerciali, esclusivamente a carattere di ristorazione e somministrazione bevande, favorendo un’occupazione di circa 300 persone e creando un indotto economico annuo di circa due/ tre milioni di euro.
Prendendo spunto da alcune città virtuose del Salento (tipo Otranto), le associazioni invitano all’amministrazione Comunale, i residenti e i commercianti a trovare una comune convergenza di strategia favorendo, sinergicamente, un sano e produttivo sviluppo e riconsiderazione dell’intera area”.