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CRONACA

Rifiuti a Benevento. Mobilitazione davanti alla discarica di Sant’Arcangelo, ma i tir napoletani sversano

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Aggiornamento delle ore 16.00

I tre tir hanno sversato. Da oggi pomeriggio fino a lunedì mattina, la discarica resterà chiusa. Ma l’occhio sarà sempre vigile. L’autista del tir di Tufino, giunto per primo a contrada Nocecchia, è stato soccorso da un’autoambulanza del 118, giunta da San Giorgio del Sannio. Lunedì mattina al Consiglio Provinciale si deciderà come affrontare questa ennesima emergenza che rischia di travolgere il Sannio.

 

Aggiornamento delle ore 13.16
Ha avuto un malore l’autista del primo tir giunto da Tufino questa mattina presto. Una mattinata di sole cocente, l’aria pesante dei rifiuti, l’ansia si non sapere cosa fare, se tornare indietro o aspettare. Al momento l’uomo è disteso a terra e si attende l’arrivo dell’autombulanza.
Intanto due dei tre tir stanno entrando nella discarica per scaricare. I manifestanti si sono fatti da parte e hanno lasciato campo libero ai mezzi.

Oltre allo sversamento da poco iniziato Sant’ Arcangelo Trimonte, sulla base dell’ ordinanza firmata ieri dal presidente della giunta regionale campana, Stefano Caldoro, si stanno sversando i rifiuti napoletani anche a  Savignano Irpino (Av) e San Tammaro (Ce). I conferimenti hanno avuto inizio prima a San Tammaro, poi l’ ordinanza del presidente della Regione è stata notificata anche a Sant’ Arcangelo Trimonte. Dovrebbero essere 700 complessivamente le tonnellate di rifiuti della provincia di Napoli conferite oggi nelle tre discariche.
 

Aggiornamento delle ore 12.50
Al momento sono tre i tir fermi davanti la discarica di Sant’Arcangelo. Aumentato anche il dispiegamento delle forze dell’ordine. Se nella prima mattinata c’era solo qualche agente della Digos al momento sono più di 15, compreso i Carabineri giunti sul posto. Ancora una volta, le forze dell’ordine sono numericamente superiori ai manifestanti. Una partita persa in partenza. Intanto l’ordine che aleggia nell’aria è uno solo “devono scaricare i rifiuti”. Per la strada della mediazione l’assessore Aceto che ha suggerito ai manifestanti di “accettare” lo sversamento di soli tre tir oggi, considerando il fatto che nelle altre province sono sei i tir che dovranno sversare. Uno sconto del 50% che se fossimo in un negozio sarebbe un affare, ma per i manifestanti è un boccone troppo amaro da ingoiare. E malgrado sia quasi l’ora di pranzo, non mollano. Pochi, ma decisi a fare sentire la propria voce. Dichiarano che per il momento non cederanno e sono disposti a fare anche scudo umano per impedire l’ingresso dei tir. Se non riusciranno a impedire ai rifiuti napolentani di entrare, almeno avranno mantenuto alto l’onore della terra sannita e la dignità di cittadini martoriati dai rifiuti.
Confermata la dischiarazione rilasciataci questa mattina dall’assessore Aceto: Lunedì ore 10 Consiglio Provinciale straordinario davanti i cancelli della discarica.
 

Aggiornamento delle ore 11.50
Era solo apparente la calma che si è momentaneamente respirata davanti la discarica. Un tentativo di far entrare il tir di Tufino all’interno della discarica, con la scusa di avere dello slargo per girarsi, è stato smascherato dal gruppo di cittadini e dal codisam. Dopo tre anni di lotte, non sono matricole in queste situazioni. Alcuni di loro si sono posizionati davanti i cancelli della discarica, per impedire l’ingresso del tir di Tufino e di un altro appena giunto davanti allo sversatoio. Altri tir sono in viaggio verso Sant’Arcangelo. Considerando che in media un tir trasporta 18 tonnellate di rifiuti, che l’ordinanza Caldoro prevende 100 tonnellate al giorno, dovrebbero essere 5 o 6 i Tir che oggi raggiungeranno Sant’Arcangelo Trimonte.
 

Aggiornamento delle ore 9.50
I discorsi e la preoccupazione tra la gente sono gli stessi del mese di ottobre, quando si arrivò allo scontro per impedire, purtroppo senza successo, lo sversamento dei tir, ancora una volta napoletani.
A far respirare, malgrado l’acre odore dei rifuti, i cittadini mobilitati davanti alla discarica la decisione della Società Daneco Impianti di tenere i cancelli chiusi per tutta la giornata, permettendo lo sversamento solo ai tir provenienti da Casalduni e impedendo qualsiasi sversamento da fuori provincia. Una decisione che non escludiamo possa in qualche modo essere frutto di un malessere lavorativo, denunciato in un incontro sindacale appena ieri.
Al momento la discarica è salva, domani è un altro giorno.

*****

Caldoro firma l’ordinanza e Sant’Arcangelo si mobilità. Dopo il via libera del Governatore della Campania al conferimento di 100 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti da Napoli nell’impianto anche di contrada Nocecchie, davanti alla discarica, questa mattina, è riesplosa la protesta.
Una mobilitazione organizzata all’ultimo minuto, con un tamtam nella tarda serata di ieri, quando è giunta la notizia anche del via libera concesso dal Prefetto di Benevento all’ordinanza regionale.
Uno gruppo di cittadini, guidati dal CODISAM, sotto il caldo asfissiante di metà luglio, con bandiere e tanta rabbia, si sono dati appuntamento davanti allo sversatoio per cercare di impedire l’ingresso dell’unico tir di rifiuti, proveniente dallo stir di tufino, arrivato a Sant’Arcangelo questa mattina.

Ricordiamo che la discarica di Sant’Arcangelo, parzialmente sotto sequestro, ha limitate quantità di rifiuti da poter ancora accogliere. Solo nella prima vasca. Fare posto ai rifiuti di Napoli, significa aprire una possibile emergenza nel Sannio. Ma soprattutto a spaventare gli inermi cittadini del paese sannita è l’ombra, che, come uno spettro, ritorna a mostrarsi con il suo scuro volto ad ogni nuova crisi rifiuti: la possibilità di un ampliamento della discarica sul versante nel territorio di Paduli.
Sono giunti davanti alla discarica anche il sindaco di Sant’Arcangelo, Romeo Pisani, sconcertato per la decisione di Caldoro; il sindaco di Apice, la passionaria Ida Albanese, pronta a lottare con tutti i mezzi contro questa ennesima ingiustizia, e il sindaco di Paduli, Michele Feleppa.

In prima linea anche l’Assessore provinciale all’ambiente, Gianluca Aceto, insieme al consigliere provinciale Cecere. L’assessore Aceto ha annunciato che lunedì la Provincia farà ricorso contro l’ordinanza Caldoro e attribuisce al Governo la responsabilità di questa situazione. “Due settimana fa il nostro Governo doveva autorizzare a portare i rifiuti di Napoli fuori regione”, dichiara Aceto, “anche se economicamente gravosa, era l’unica soluzione per impedire il disastro sanitario a Napoli e non mettere in crisi le province. Ma il governo ha invece ceduto il passo ai ricatti della Lega Nord”. Un comportamento che l’Assessore definisce “irresponsabile” ai “limiti del criminale”. A Napoli si paventava il rischio colera.

Un prendere tempo che ha imposto a Caldoro di avviare trattative regione per regione. Pur esprimendo la sua solidarietà al Governatore della Campania e al Comune di Napoli, che sta portando avanti sforzi per avviare una gestione seria dei rifiuti, le condizioni proibitive della discarica di contrada Nocecchie pongono il Sannio in gran difficoltà. Per far posto ai rifiuti partenopei, Benevento, già dalla prossima settimana, dovrà attrezzarsi per portare i rifiuti fuori regione. A costi elevatissimi. Non si scende al di sotto dei 140 euro a tonnellata, solo per l’ingresso dei rifiuti in altre discariche. Se qualcuno pensa che l’emergenza rifiuti sia un problema solo di Napoli e del piccolo paese di Sant’Arcangelo, non considera che questi costi saranno pagati da tutti i cittadini con un aumento delle tasse.
Dopo aver contattato il presidente del consiglio Maturo, l’assessore Aceto ha comunicato che, molto probabilmente, nei prossimi giorni si terrà un Consiglio Provinciale straordinario dinanzi i cancelli della discarica di Sant’Arcangelo.

Erika Farese

 

 

 

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