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A 80 anni affronta l’esame di Maturità
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Dire esame di maturità e pensare a giovani adolescenti, tutti ormoni e brufoli, che arrivano davanti alla scuola a bordo dei motorini o accompagnati dai genitori, non sempre è vero. A sedere tra i banchi dell’Istituo per geometri Galilei di Benevento c’era anche l’alunno Raffaele Furno. Classe 1931. Oggi, il 23 giugno, è il suo compleanno.
Residente a Ceppaloni, dopo un corso di tre anni, il signor Furno quest’anno affronta esame di maturità. Considerato l’esame più difficile della vita, forse per un diciottenne, a 80 anni la prospettiva a cui si guarda all’esistenza cambia. La prova più dura della vita, il signori Furno l’ha affrontata un mese fa: la perdita della moglie.
L’alunno ottantenne, un po’ attempato, ma dalle mente viva e curiosa, anche con i suoi capelli bianchi si è inserto bene nella classe di adolescenti. Uno scambio di esperienze e conoscenze, di due generazioni così lontane.
La traccia del Geometra riguardava la progettazione di un muro di un parco pubblico, in zona non sismica. Tema un po’ ostico per il signor Furno, molto più a suo agio, ieri, con la lingua di Dante.
Il risultato, il voto finale roba di poco conto. Non ci sono motorini o vacanze di premio, ma solo la soddisfazione di avercela fatta, di realizzare il sogno di una vita. “E’ stata una scommessa che ho fatto con i miei figli e i miei nipoti”, ha spiegato Raffaele Furno, “Sto realizzando un sogno, che era anche il sogno di mio padre: conquistare il diploma”.
Pecora nera di una famiglia di otto fratelli, tutti secchioni e lauretai, al signor Furno i libri non hanno mai ispirato troppa simpatia. Meglio la vita vissuta, i viaggi e l’avventura. Dopo due anni di Magistrale, ha lasciato perdere, meglio la Marina, l’Australia e i viaggi.
Ma c’è poco da perdersi in chiacchiere. Bisogna ritornare a casa e mettersi sui libri: mancano ancora due prove. Il 30 dovrà affrontare i temuti esami orali.
Al maturando signor Furno un grande in bocca al lupo.
Erika Farese