Iadanza: mai accetteremo l’appoggio della De Girolamo

L’aria che si respira a Benevento in questi giorni non è certo delle migliori. Le compagini elettorali iniziano azioni di interferenze ed attacchi più o meno velati. Uno di questi è stato il tentativo, fallito, di porre fine anticipatamente alla consiliatura di Fausto Pepe. Il sindaco è ancora al proprio posto, ma dovrà dimostrare di avere i numeri, per restarci fino a scadenza naturale. Sentiamo al riguardo l’assessore alle attività Produttive, Pietro Iadanza.

A detta di Oberdan Picucci, oramai ex consigliere di maggioranza, la sfiducia sarebbe stata anticipata da colloqui privati, con il sindaco, e da manifestazioni pubbliche di dissenso. Ne chiediamo conferma a Pietro Iadanza, assessore alle Attività Produttive, ricanditatosi con Pepe. “Posso assicurare che ho saputo di tale azione solo quando servivano le firme dal notaio. E così è successo anche per gli altri consiglieri. Non avevamo idea del proposito di far cadere il sindaco. Non c’erano stati dissensi tali da farcelo pensare e non sono a conoscenza di alcun colloquio privato”.

Si potrebbero trovare dei parallelismi tra i “cospiratori” e l’assessore stesso, visto che anch’egli si era dimostrato critico verso questa consiliatura. “C’è una profonda differenza -ci dice- . Un fatto è far presenti le proprie idee e cercare di migliorare una gestione della cosa pubblica che mi sembrava troppo monocratica, un altro è colpire alle spalle, perseguendo più che altro interessi personali. Io resterò nel partito e, spero, di migliorare dall’interno quello che, secondo me, non va”.

Pietro Iadanza è stato un nome caldo quando si parlava di primarie. Alla fine non si sono fatte e Fausto Pepe è stato confermato dai vertici del partito. “Sono un sostenitore convinto delle primarie, come il mezzo più democratico in mano ai partiti per avvicinarsi alle persone. Non posso negare di essere rimasto perplesso e amareggiato in un primo momento. Ho capito, però, che era una scelta condivisibile. Segreteria regionale e vertici cittadini hanno voluto evitare le primarie per non lacerare il partito nonostante il sindaco, con cui avevo avuto un colloquio, fosse a conoscenza e d’accordo con la mia aspirazione. Abbiamo tutti agito per il bene della città; per questo mi ritrovo ad appoggiarlo con convinzione “.

Le coalizioni si stanno deliniando e con loro i rispettivi candidati sindaco. Il centro destra presenta Capezzone, che i sondaggi danno molto dietro. Ci sono, inoltre, frizioni all’interno dello schieramento, tanto che l’onorevole De Girolamo ha paventato un possibile appoggio al sindaco uscente. ” Ogni volta che vi è una tornata elettorale è la suspance a farla da padrone. Certo è che appare evidente come la coalizione di Capezzone sia numericamente sfavorita, anche solo guardando da chi è appoggiata. Riguardo la De Girolamo posso garantire che non vi sono stati contatti e, semmai ce ne fossero, non accetteremo mai il suo appoggio. La coerenza prima di tutto “.

La sfida sembra, quindi, riservata solo a Pit e Centro sinistra. ” Nardone può contare sull’appoggio di personaggi molto influenti in città. Non sempre, comunque, in politica le aggregazioni raggiungono un risultato che sia la somma delle singole parti. La gente non gradirà il miscuglio creatosi. Un candidato di sinistra sostenuto da partiti di destra. Persone, parlo di Viespoli e Mastella, che non hanno mai mancato di attaccarsi, ora improvvisamente si trovano in sintonia “.

La ricanditatura implica un impegno gravoso da prendere nei confronti di cittadini, che soppeseranno sia quanto fatto in questi cinque anni sia il progetto per i prossimi. ” Non bisogna nasconderci dietro un dito. Alla fine di ogni ciclo di governo si può dire che si poteva fare di più. Non siamo stati perfetti, ma abbiamo lavorato con impegno raggiungendo risultati notevoli. Penso alla raccolta differenziata, al verde cittadino ed alle molte strade riqualificate. Nonostante il programma non sia stato ancora stilato mi sento di poter evidenziare alcuni punti fondamentali. La tematica ambientale sarà centrale; nonostante non ci siano fondi dovremo migliorare e rivalorizzare le sponde fluviali. Si dovrà, inoltre, concentrarsi sull’occupazione, soprattutto giovanile, tarlo di tutta la società e in particolar modo della nostra città. Naturalmente il comune può incidere in modo indiretto, ma è già molto riuscire a propiziare possibile occupazione. Si deve vitare di millantare fantomatici posti solo per la campagna elettorale; Pepe non lo sta facendo e continuerà a non farlo “.

Immancabile il pronostico. ” Gli elettori beneventani sono intelligenti e sapranno scegliere la coerenza. Cinque anni non bastano per finire tutto quello iniziato o progettato, ma sono consapevole di poter uscire vincitore dalla prossima tornata elettorale e compleatare il nostro percorso”.

Fonte | www.bmagazine.info | Vittorio Albanese