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SOCIETA'

Tolto dalla Villa Comunale lo striscione contro la Luminosa

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Protesta delle associazioni ambientaliste per la rimozione, nella notte tra sabato e domenica, da parte della Digos, dello striscione innalzato davanti alla Villa Comunale, in cui si denunciavano i politici, che non si sono mobilitati sufficientemente, come comunicato da Altrabenevento e dal Coordinamento delle associazioni e comitati, contro l’insediamento della Centrale a turbogas nell’area industriale di Ponte Valentino. La Digos ha chiarito il suo intervento, spiegando che l’apposizione dello striscione non era stata richiesta e autorizzata.

Ma le associazioni non ci stanno e lamentano il fatto che "il megastriscione, in quanto issato di giorno, su proprietà comunale, poteva essere rimosso su richiesta esclusiva del sindaco di Benevento. Ad oggi, nonostante le nostre richieste ufficiali, non è dato sapere chi abbia generato, in assenza di motivi validi, l’ordine di rimozione dello striscione.”
Da qui la richiesta mossa al sindaco, Fausto Pepe, come si legge nel comunicato inviato dal coordinamento contro la centrale termoelettrica: “ se è il sindaco dei cittadini e la politica, se è concretamente contro la Centrale, come si è sempre dichiarato, deve dimostrarsi coerente pretendendo che la Questura di Benevento ripristini lo stato di fatto esistente prima dell’intervento che ha rimosso quello striscione, strumento di sensibilizzazione pacifica e democratica". Nell’attesa dell’intervento di Pepe, "ogni settimana, solleciteremo questa nostra richiesta".

"Lo striscione in oggetto intendeva lanciare un allarme sulla possibilità che, nei prossimi giorni, si possa autorizzare l’insediamento, a Ponte Valentino, di una centrale elettrica turbogas da 400 megawatt". Questa, per gli ambientalisti, "sarebbe realizzata a danno di quel territorio sannita, a vocazione rurale, ambientale e turistico, che assorbe solo il 5% del fabbisogno energetico regionale".
Oltre ad un incontro con il sindaco, le associazioni chiedono, “affinché le stesse forze dell’ordine abbiano coscienza di cosa l’insediamento proposto dalla Luminosa costituisca per la popolazione locale,”, un incontro anche con il questore e il prefetto di Benevento.

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