POLITICA
‘Atto di democrazia anche a Benevento e nel Sannio: sia pubblica la dichiarazione dei redditi dei politici locali’
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“Poche settimane fa i ministri del governo Monti hanno pubblicato online le dichiarazioni dei redditi, dicendo per altro di farlo nella convinzione che sia un importante apporto alla democrazia Il ministro della giustizia Paola Severino, peraltro la più ricca del consiglio dei ministri italiano, ha dichiarato: ‘Penso che ogni personaggio pubblico debba mettere in conto di poter perdere una parte della propria privacy per assicurare la massima trasparenza sul proprio comportamento’.
Su questo – scrive in una nota diffusa alla stampa Lorenzo Carangelo, dell’associazione “Doxa – Circolo Arci” di Guardia Sanframondi (Benevento) – sono d’accordo, nel senso che la trasparenza è importantissima. E’ fondamentale sapere come e quanto guadagnano i personaggi pubblici (della politica) perché, in un mondo in cui l’economia la fa da padrone, sapere in che modo ci può essere un conflitto d’interessi tra ciò che si amministra e ciò che si possiede, è alla base della democrazia e dell’informazione.”
“Se questo poi è importante a livello nazionale, lo è altrettanto a livello locale. – prosegue la nota – Se, ad esempio, il socio principale di un’impresa che produce segnali stradali fosse contemporaneamente il sindaco di un paese e decida, nell’esercizio della sua funzione pubblica, di assegnare a questa stessa impresa il rifacimento dei segnali stradali del paese che amministra, potrebbe non essere quello che i suoi elettori si aspettano da parte sua. E la società civile deve saperlo.
Pertanto mi chiedo: i nostri consiglieri comunali, i nostri sindaci e i nostri assessori, i nostri dirigenti di aziende partecipate locali hanno mai pensato di rendere pubblica la loro dichiarazione dei redditi?
Sarebbe un’importante atto di democrazia, ma non dovrei essere di certo io, dalla mia posizione di giovane universitario, a ricordarlo a politicanti e politici di lunga data. Fatto sta, che questa “indicazione” un po’ tecnico-governativa, un po’ giornalistica, non è ancora stata recepita a livello locale, come se i comuni non fossero vissuti dagli stessi cittadini che pretendono trasparenza a livello nazionale”.