Calcio
Ancora out Sandro e D’Alessandro. La Strega ricorda Astori con l’hashtag #CiaoDavide13
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Il Benevento ha ripreso ad allenarsi in vista del match contro la Fiorentina che si giocherà domenica al “Franchi” in un’atmosfera surreale, nel giorno del definitivo addio a Davide Astori, i cui funerali si svolgeranno giovedì nella basilica di Santa Croce, quando a Firenze sarà proclamato il lutto cittadino.
De Zerbi è ancora alle prese con il problema Sandro: il brasiliano continua il suo specifico protocollo di recupero e per adesso non è ancora in grado di riprendere il lavoro insieme ai compagni. La lesione al muscolo solo della gamba destra, frutto dell’entrataccia di Gagliardini neppure sanzionata, progredisce rapidamente ma necessita di ancora un po’ di tempo per rimarginarsi. Il tecnico bresciano proverà a recuperarlo in extremis ma è più probabile che Sandro torni disponibile per la gara casalinga contro il Cagliari.
Niente da fare invece per D’Alessandro, il cui fastidio al legamento collaterale mediale migliora ma non in maniera sufficiente per consentirgli di aggregarsi al resto del gruppo. Per lui il rientro è certamente rimandato, se ne riparlerà forse per la trasferta di Roma con la Lazio.
Nel frattempo la società giallorossa ha messo in piedi una lodevole iniziativa: sulla parte alta della manica sinistra della maglia con cui la squadra scenderà in campo domenica, verrà impresso l’hashtag #CiaoDavide13 scritto in viola per omaggiare la memoria di Astori, con gli stemmi dei due club poco più sopra. Grande apprezzamento per il gesto da parte del pubblico fiorentino, che già aveva elogiato e ringraziato la tifoseria sannita per il toccante striscione dedicato al capitano viola piazzato in Curva Sud prima di Benevento-Verona che non si è giocata.
Intanto l’autopsia eseguita a Udine sul giocatore parla di “morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica, con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare. Per la diagnosi definitiva, sono necessari approfonditi esami istologici”. Il cuore si sarebbe rallentato tanto da fermarsi, a certificare l’ipotesi di morte naturale.
Per escludere ogni altra causa in maniera definitiva (compresa una patologia preesistente non emersa dai sistematici controlli a cui il calciatore veniva sottoposto), occorre però attendere i 60 giorni che si sono riservati i medici per depositare tutte le ulteriori rilevazioni. La salma è stata restituita alla famiglia, dalle 16.30 di oggi verrà allestita la camera ardente a Coverciano.
Foto: dal profilo twitter del Benevento Calcio