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Guasto all’acquedotto campano, Altrabenevento: “Pessima gestione della risorsa idrica”

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“Ieri 4 agosto, gli impianti, le valvole e la porta della cabina dell’acquedotto campano di località Madonna del Bagno nel Comune di Gioia Sannitica sono esplosi per cause che la Regione Campania non ha comunicato”. Così in una nota l’associazione Altrabenevento.
“Infatti – scrivono dall’associazione – la Protezione Civile Regionale si è limitata ad emettere questo laconico comunicato: ‘A causa della rottura di un Grande adduttore idrico in corrispondenza del comune di Ruviano, a partire dalle prime ore di domani mattina molti comuni dell’hinterland di Napoli e del basso casertano subiranno una interruzione dell’erogazione idrica. In particolare, l’emergenza riguarderà i comuni di Caivano, Afragola, Casoria Acerra, Pomigliano d’Arco, Casalnuovo, Cercola, Casavatore, Arzano, Pozzuoli Monte di Procida, Bacoli , Acerra e, a macchia di leopardo, quelli del basso casertano. Il problema dovrebbe essere risolto entro 24 ore. I tecnici dell’Assessorato all’Ambiente sono già al lavoro’.
Il disastro – prosegue la nota – era annunciato ed infatti, Altrabenevento dal 6 luglio ha più volte denunciato le gravi perdite di quell’acquedotto proprio nel tratto che ieri è salato, chiedendo l’intervento della Regione Campania, delle forze politiche, anche quelle di opposizioni, e delle autorità di controllo, ma nessuno è intervenuto. L’acqua di grandissima qualità che si perde per questa pessima gestione della Regione Campania, proviene dal Molise e alimenta anche Benevento e la valle Telesina. Dal prossimo mese di ottobre è prevista la riduzione della sua portata a causa della siccità, con la possibile crisi idrica anche nella nostra città. Per questo motivo abbiamo chiesto più volte anche all’amministrazione Mastella e alla Gesesa di intervenire presso la Regione Campania per tutelare quella preziosa risorsa, ma il sindaco ci ha risposto annunciando querela contro Altrabenevento mentre la Gesesa pensa di sostituire l’acqua ottima del Biferno con quella dei pozzi di San Salvatore Telesino, da poco ricevuti in gestione.
Dopo il disastro di ieri – conclude Altrabenevento -, insistiamo nel chiedere alla Procura della Repubblica di accertare chi o che cosa ha determinato l’esplosione della cabina di Gioia Sannitica; perché le perdite non vengono riparate per diversi anni; quali ditte effettuano i lavori di manutenzione e con quali incarichi; perché la città di Benevento dovrebbe essere privata dell’acqua del Biferno e ricevere in cambio acqua dei Pozzi di San Salvatore Telesino, costruiti trent’anni fa e mai utilizzati”.