SOCIETA'
Il testamento di Bhatti letto dal cappellano e dai detenuti
Ascolta la lettura dell'articolo
Prende il via ufficialmente domani, domenica 13 marzo, il tempo liturgico della Quaresima presso l’Istituto Penitenziario di Benevento alla Contrada Capodimonte. Nel corso della consueta celebrazione eucaristica domenicale, il cappellano padre Salvatore D’Alessandro dell’Ordine francescano minore ha deciso di leggere con i detenuti alcuni brani del testamento spirituale scritto da Shahbaz Bhatti, ministro pakistano per le minoranze, assassinato da fondamentalisti talebani il 3 marzo scorso a Islamabad.
“Lo ritengo un giusto omaggio – ha detto il cappellano di Benevento – a una così limpida figura di testimone della fede e un contributo importante per la crescita della nostra Chiesa nella fedeltà al Vangelo e alla persona di Gesù. Le sue parole, inoltre, potranno aiutare molto anche i detenuti nella comprensione del mistero della Croce che è uno dei punti cardine della fede cristiana e a cui tutti siamo chiamati a conformarci”.
Sulla morte di questo martire della fede cristiana e della libertà religiosa il Santo Padre Benedetto XVI è intervenuto all’Angelus di domenica 6 marzo con queste parole: “Chiedo al Signore Gesù che il commovente sacrificio della vita del ministro pakistano Shahbaz Bhatti svegli nelle coscienze il coraggio e l’impegno a tutelare la libertà religiosa di tutti gli uomini e, in tal modo, a promuovere la loro uguale dignità”.