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Pista ciclabile di Acquafredda, il cittadino De Lauro sollecita il taglio degli alberi
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Il cittadino beneventano Enrico De Lauro scrive una lettera per sollecitare un’ulteriore azione di manutenzione sulla pista ciclabile nella contrada Acquafredda, che ha visto nella giornata di Pasquetta un discreto numero di visitatori. Secondo De Lauro è necessario continuare nell’opera di valorizzazione dell’area pulendo la cunetta ostruita da due piccole frane e con il completamento del taglio degli alberi.”
Di seguito la lettera integrale di Enrico De Lauro:
“Chissà perché, la notizia del maquillage alla pista ciclabile Acqua fredda mi fece balenare nella mente la nota canzoncina della zanzara in abito da sera che…. se l’era messo per far bella figura. L’amministrazione provinciale, infatti, su impulso del consigliere comunale Marcello Palladino, molto prima dei soliti asfalti elettorali, aveva deciso di far bella figura regalando ai cittadini una piacevole Pasquetta bucolica.
Prima di partire per una decina di giorni, parlai col gentilissimo dirigente Porcaro che si dimostrò disponibile a far effettuare alcuni miglioramenti non previsti e con i volenterosi operai della forestale che, sebbene senza stipendio da molto tempo, stavano lavorando con encomiabile impegno. Non ero in sede quel giorno di Pasquetta, ma ho saputo che c’è stata una discreta insolita affluenza.
E’ necessario comunque completare l’opera con: 1) pulizia dell’unica cunetta ostruita da due franette e piena di acqua stagnante e putrida proveniente da una piccola sorgente. 2) Completare il taglio di alberelli di scarso pregio e sistemazione sistematica della scarpata, lasciata all’incuria del tempo dal lontano 1991 con la dismissione della linea FS, per evitare di dover scrivere ogni anno per evitare i soliti incendi. 3) Piantare appositi alberelli a protezione da futuri smottamenti.”
“Ringrazio – ha concluso De Lauro – il dirigente Porcaro, gli operai forestali, i politici che una volta tanto hanno fatto qualcosa di buono, ma non il collaudatore che ha permesso il pagamento alla ditta costruttrice di un’ opera non eseguita a regola d’ arte.”