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POLITICA

Accorpamenti tra Sannio e Irpinia e critiche alla classe politica: la nota del Movimento Animalista

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“Sia ben chiara una cosa fin da subito: personalmente non ho nulla contro i cugini irpini, anzi, a loro ed ai loro rappresentanti politici va riconosciuto il merito di essersi spesi per la popolazione del lupo ed aver consegnato al territorio una rinascita fatta di infrastrutture come l’autostrada, di poli industriali come FCA e di aver rilanciato non solo la città di Avellino ma l’intera provincia. Il chiarimento è d’obbligo”. Così in una nota il referente provinciale del Movimento Animalista di Benevento, Vincenzo Signoriello.

“Veniamo alla questione: in questi ultimi mesi, molti politici sanniti (che non sono mai stati scaltri come quelli avellinesi) sono stati colti da attacchi irrefrenabili di dichiarazioni su ogni cosa rilasciando dichiarazioni talvolta comiche, altre tragiche, tante altre inutili, fuori tempo massimo ed al limite del livello più misero di qualunquismo – attacca -. Le “esternazioni” mediatiche non sono frutto della conoscenza del territorio e dei suoi problemi ma di una voglia di protagonismo per giustificare forse la posizione ricoperta e dimostrare che, almeno con le parole, sono bravi e celeri nel rispondere alle molteplici chiamate della Comunità Sannita… Così non è ed il riferimento è a quanti oggi mostrano stupore e meraviglia di fronte alle scelte della Regione Campania che, quatta quatta, sta raggiungendo un obiettivo prefissato nel lontano 2011 ovvero accorpare le provincia di Benevento sotto quella di Avellino e si badi bene alla scaltrezza e praticità con cui la dirigenza regionale sta attuando il piano ovvero eliminando, spostando e/o accorpando un pezzo alla volta, enti, uffici, etc, in modo da non allarmare troppo gli abitanti del Sannio.

Allo stesso tempo – sottolinea -, ha già scelto il ruolo che spetterà alla futura cittadella con targa AV e nello specifico, anche se ripetitivo, un piccolo elenco: produzione di energia elettrica mediante l’uso di “aereo generatori” ovvero parchi eolici con autorizzazioni non proprio cristalline e che hanno portato alla distruzione di ettari di verde, sventrato montagne, devastato fauna e flora, deturpato il paesaggio e possibili attrazioni (es. la nota “leonessa) turistiche; produzione di energia elettrica mediante l’uso di impianti per il trattamento dei rifiuti come con l’impianto che dovrebbe nascere a Ponte Valentino (progetto forse accantonato per il momento costituito da un immenso immondezzaio in cui depositare ogni sorta di monnezza) per generare elettricità; impianti per il trattamento di rifiuti e la produzione di compost, sovradimensionati sia in relazione alla frazione di umido prodotta dall’intera provincia che alla reale necessità degli abitanti; indipendenza idrica dell’intera Campania ma probabilmente non del Sannio visto che a tutt’oggi non è ancora chiaro come e da chi sarà davvero gestita l’opera della diga di Campolattaro e che la regione, più volte interpellata sulla faccenda, ha preferito glissare.Nel breve e medio periodo è invece prevista l’estrazione di idrocarburi, solidi, liquidi e gassosi ed ovviamente, se tali estrazioni avessero mai inizio, le royalties non andrebbero di certo ai sanniti.

Come è noto – scrive Signoriello -,i progetti avrebbero dovuto portare delle compensazioni nei territori in cui sono stati realizzati ma ad oggi così non è, anzi, in alcuni la situazione è peggiorata e la cosa non meraviglia affatto il sottoscritto – che se ne occupa da anni e che tali problematiche ha trattato e portate all’attenzione  di personaggi noti e nelle opportune sedi competenti – ma coglie di sorpresa i politici locali, politici che oggi arrancano sul predetto progetto di annullamento dell’intera provincia di Benevento, studiato e messo in atto a Palazzo Santa Lucia con astuzia e costanza. La cosa lascia perplessi perché non credo sia possibile e tollerabile che chi ricopre incarichi istituzionali a livello cittadino, provinciale, regionale e nazionale, non sia a conoscenza delle questioni vitali per l’intero Territorio mentre comuni cittadini, comitati e piccoli movimenti politici ne conoscono a menadito ogni singolo dettaglio… Questo dimostrerebbe che: o i politici sanniti nutrono poca attenzione, rispetto ed interesse dei veri bisogni della popolazione sannita o sono impreparati, distratti per volontà e complici di chi vuole ridurre l’intera provincia di Benevento ad un cumulo di macerie composto da “compromessi elettorali”…

In ultimo, una piccola polemica legittima diretta al deputato Maglione: caro onorevole – conclude -, dice che il tempo darà delle risposte e le credo perché né lei e né tanto meno il suo ex Movimento siete riusciti a darle alle piccole comunità su grandi quesiti, es. a Sassinoro per l’impianto di compost, a Morcone, Cerreto, etc, per il fiorire di foreste fatte di pale eoliche. Sono altrettanto certo che il Suo operato non cambierà e che sarà pari a quello messo in atto fino ad ora che è solo secondo all’attenzione posta al territorio, il che equivale grossomodo al nulla perché delle problematiche esistenti, nessuna è stata risolta e di concreto nessun atto è stato prodotto se non le sterili interrogazioni parlamentari di rito…. Forse sarà bravo ad ascoltare ma di sicuro non è stato in grado di risolvere i problemi poc’anzi citati e la mia totale certezza deriva dal fatto che quando eravate la prima forza politica alla guida del Paese ed il Ministro dell’Ambiente era un vostro membro di partito, personaggio tanto osannato ed elogiato, potevate chiudere entrambe le questioni “d’autorità” visto che le basi legislative c’erano e lo consentivano.  Chiusura mai avvenuta ed unica cosa ottenuta fu la sporadica, fugace e democristiana visita di Costa, la scopiazzatura di qualche comunicato del sottoscritto e, ripeto, delle interrogazioni parlamentari di facciata. A ragione di tutto ciò, permetta che più di qualcuno nutra dubbi sulla vostra  reale capacità di risolvere problemi dato che non siete riusciti nell’impresa quando eravate una forza politica compatta e coesa, figurarsi ora che è in un gruppo politico nato da un “tradimento” verso i vostri valori fondanti: Spicca uno su tutti: il vincolo di mandato che tanto sbandierava il Ministro degli Esteri quando era ancora “incendiario”  e che ora da “pompiere” comodamente seduto su comodo ed accogliente poltrona, finge di dimenticare”.

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