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Italia, l’Overshoot day è già arrivato: come consumare meno per salvaguardare l’ambiente
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L’overshoot italiano è già passato: è arrivato esattamente il 15 maggio, ed ogni anno la tendenza è quella di anticipare la data di questo evento non certamente virtuoso. L’Italia, e il mondo intero, sta andando oltre il limite, consumando troppe risorse naturali.
Overshoot day italiano: quando c’è stato?
Lo scorso 15 maggio c’è stato l’overshoot day italiano: in pratica il nostro paese ha esaurito le risorse naturali che aveva a disposizione per quest’anno. Il dato è stato registrato dal Global Footprint Network, che misura la domanda di risorse dagli anni ‘70, sommando tutte le richieste concorrenti delle persone in base alle varie aree produttive: cibo, legname, fibre, sequestro del carbonio e sistemazione delle infrastrutture. Il problema è serio: in pratica stiamo dilapidando il patrimonio delle prossime generazioni, consumando le risorse della natura 17,5 volte più velocemente della capacità delle stesse di rigenerarsi. L’Italia, per mantenere il suo ritmo di consumo della natura, avrebbe bisogno di 2,7 Terre; gli Stati Uniti di 5,1; 4,5 per l’Australia e 3,4 per la Russia.
All’Italia, inoltre, sarebbe necessario un territorio 5,3 volte più grande di quello che possiede in realtà, per soddisfare la domanda annuale di risorse. Il maggior numero di paesi, ben 29, andrà in overshoot day, mentre il 5 giugno cadrà quello della Terra per il 2022. Nel 2021 era capitato il 29 luglio e nel 2020 a fine agosto, ciò significa che il trend, ormai, è quello di un esaurimento delle risorse sempre più veloce. Nel 2020, il fatto che l’overshoot day fosse arrivato il 22 agosto è stato condizionato dal lockdown, e della conseguente minore produzione e minore emissione di CO2. Il debito ecologico ad oggi è di 18: in pratica, ci vorrebbero 18 anni di totale inutilizzo delle risorse per compensare i danni. Un cambio di rotta importante sarebbe quello di limitare il consumo di carne per usare proteine vegetali: ormai solo il 4% dei mammiferi è selvatico.
Cosa possiamo fare per consumare meno?
Indubbiamente, bisogna consumare meno, ma anche consumare in maniera migliore, utilizzando energia pulita: alcuni fornitori d’energia propongono, infatti, tariffe green al 100% per ridurre la CO2 come quella presente nella migliore offerta luce e gas su ENGIE, ad esempio. Poi esistono, certamente, alcuni consigli per limitare i consumi. Per quanto riguarda gli spostamenti, quando è possibile, utilizzare la bicicletta, oppure condividere con più persone, l’uso dell’automobile.
Aderire ai programmi di riciclaggio, ed evitare prodotti con gli imballaggi. Cercare di contenere la produzione di rifiuti alimentari: coltivare in proprio alcuni ortaggi, anche in vaso; conservare bene la frutta e la verdura evitando di doverla buttare; pianificare il menù settimanale in modo da ridurre gli sprechi di cibo; cercare di riciclare gli avanzi dei pasti. Importante, senza dubbio, è ridurre il consumo dell’acqua: limitando il numero delle lavatrici, gestendo in maniera più attenta l’apertura e la chiusura del rubinetto, facendo docce più corte. Bisogna anche limitare il consumo di carne, il cui processo produttivo è molto più inquinante rispetto a quello vegetale. Utilizzare, inoltre, impianti con alta efficienza energetica (classe A, ed illuminazione a basso impatto), e programmi di gestione intelligenti tramite sensori o termostati.