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Ospedale Sant’Agata, la Fials: ‘De Luca richiami al vertice la manager Mussi’
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Nuovi posti letto ma nessun Polo oncologico momentaneamente previsto per il presidio ospedaliero di Sant’Agata dei Goti. Parte da questo aspetto la nota stampa diramata dalla segreteria provinciale della Fiasl Benevento, che invita le istituzioni ad assumersi le proprie responsabilità di questa mancanza e coglie l’occasione per suggerire al governatore campano Vincenzo De Luca di ricondurre l’ex manager del ‘Rummo’, Loretta Mussi, al timone del ‘Sant’Alfonso Maria de’ Liguori’.
‘In questi giorni dalla stampa abbiamo appreso dell’interessamento per il presidio ospedaliero di Sant’Agata dei Goti da parte di comitati, assemblea dei sindaci e forze politiche – si legge nel comunicato -. Teniamo a precisare che il decreto 41 prevede 4 posti letto in cardiologia, 10 in chirurgia generale, 12 in medicina generale, 10 in ortopedia e traumatologia, 4 in terapia intensiva, 6 in oncologia, 26 per recupero e riabilitazione e 24 per i lungodegenti.
Tale decreto – prosegue il sindacato – è stato approvato a maggio 2019. Perché non è stato fatto nulla in tre anni? Ora si parla di polo oncologico. Ovviamente siamo tutti consapevoli dell’importanza, ma non è previsto nel decreto 41, quindi dobbiamo aspettare l’approvazione di un nuovo atto aziendale in quanto sembra che nel documento in approvazione alla Regione non sia previsto questo polo, ma soli posti di oncologia, come risulta dalla tabella.
E’ evidente di chi sono le responsabilità della mancata presa d’atto d’attuazione del decreto 41, e sicuramente non le possiamo addebitare ai cittadini di Sant’Agata dei Goti o al personale che ci lavora.
La dottoressa Mussi, dalla data del suo insediamento a direttore generale, nel giro di poco tempo rivoluzionò l’ospedale “Rummo”, con nuove aperture di reparti e assunzioni di personale e di primari di indiscussa professionalità – evidenzia la Fials nelle battute finali della nota -. Invitiamo, quindi, il presidente De Luca a nominare nuovamente la Mussi, ormai in pensione da anni, in modo che faccia partire il “Maria de’ Liguori Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”, e non solo, in quanto dopo circa tre anni apprendiamo dalla stampa che la rinascita inizia ‘dall’11 aprile visite alla pelle e interventi’.