CULTURA
Benevento, Capua e Salerno insieme per i Longobardi: c’è l’intesa per un progetto comune
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Benevento, Capua e Salerno si uniscono sotto l’insegna del popolo longobardo. Le radici comuni delle città saranno il filo che unirà le realtà campane in una Associazione Temporanea di Scopo per la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale delle tre Capitali dell’antico principato.
Il protocollo d’intesa, siglato questa mattina a Palazzo Paolo V dagli esponenti dei Comuni campani, porterà i visitatori alla scoperta dei ‘Principati e delle Terre dei Longobardi del Sud’: un percorso affascinate che vedrà il capoluogo sannita protagonista il 25 e 28 giugno con le celebrazioni del decennale dei riconoscimento Unesco, con visite guidate, musica e gastronomia. A Capua l’appuntamento è per la mattinata del 27 giugno, mentre nel pomeriggio gli eventi si sposteranno a Salerno.
L’obiettivo è quello di promuovere il patrimonio culturale longobardo, ma anche dare vita a buone pratiche di comunicazione e condivisione dei progetti sul territorio. Un modo per rilanciare il turismo e offrire possibilità di sviluppo e crescita economica legati al comprato culturale. E’ ovvio che si tratta solo di un primo passo che, necessariamente, dovrà sfociare in una collaborazione più stretta con gli operatori privati che dovranno contribuire con proposte ed investimenti nel settore.
Dopo questa prima fase, i tre enti locali proseguiranno nella definizione di un itinerario più dettagliato per implementare ulteriormente la capacità di attrarre visistatori.
Infine, l’appello dell’assessore alla Cultura del Comune di Benevento, Rossella Del Prete, che ha chiesto a tutti gli operatori culturali maggiore coesione e collaborazione per la crescita globale di un settore che potrebbe divenire un volano importante per lo sviluppo in fase post covid.
Una richiesta che giunge in concomitanza con i dati Istat di questi giorni che certificano un calo del 60% del turismo nel Sannio. Un segnale importante dal quale ripartire per dare vita ad una azione di rilancio e ripensare integralmente e verso un’ottica di condivisione il sistema dell’accoglienza della nostra provincia.