fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Comune di Benevento

Viespoli: ‘Moretti? Unica opzione credibile in panorama appiattito su logiche dell’aritmetica elettorale e del doppio turno’

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

“Con Moretti non ho fatto né farò alleanze. Ma da tempo ho aperto un dialogo, un confronto per uscire dal ritorno al passato, per investire su una nuova classe dirigente”. Sgombra subito il campo il presidente di Mezzogiorno Nazionale, Pasquale Viespoli, esponente di lunga data e di rilievo dell’area di destra, nello spiegare, interpellato da Ntr24, i motivi che lo hanno spinto a sostenere il candidato sindaco targato Civico22, che si appresta a guidare il Terzo Polo che sarà ufficializzato la settimana prossima in vista delle amministrative di autunno. 

“In Moretti – precisa – avverto un senso di diversità e di legittimazione del cambiamento e della partecipazione rispetto alla necessità di un dibattito sulla città, di  un nuovo dinamismo e di una nuova autorità propulsiva che le condizioni storiche impongono.”

Il presidente di Mezzogiorno Nazionale traccia un’analisi lucida, oggettiva e a tratti amara della situazione politica attuale di Benevento, che avrebbe portato a una regressione non solo di tipo materiale, ma anche ideologico-culturale della città, invischiata da anni in logiche elettorali che mal si conciliano con le esigenze di una collocazione della città e con i nuovi tempi storici che impongono, invece, una presa di coscienza e una gestione amministrativa basata su competenze e su nuovi dinamismi. 

In un contesto di tal genere, che Viespoli definisce “cono d’ombra”, “c’è bisogno di un cambiamento radicale in termini di metodo e di approccio” e il candidato sindaco Moretti, la cui “candidatura esce da un presupposto civico-politico”,  rappresenterebbe, secondo quanto riferito dal senatore, quell’energia positiva necessaria alla città, “l’opzione più credibile di fronte ad una panorama appiattito.”

“Vedo una città rattrappita, appiattita, regredita e non governata – dice –  c’è una polarizzazione tra Mastella e Perifano, che, dal mio punto di vista non risolve il problema che si svolge tutto all’interno del perimetro del centrosinistra con cui Mastella ha molta storia comune e in Comune”. 

Per il senatore che si definisce “figlio e interprete delle radici e della storia del centrodestra”, “il sostegno a un candidato sindaco che ha il coraggio di uscire dalla logica dell’aritmetica elettorale, degli schieramenti e dei pacchetti elettorali, è frutto di coerenza da parte di chi ha un’esperienza e una vicenda politico-amministrativa da comunicare e che ha da sempre denunciato un sistema basato su una macchina elettorale che non appassiona, che allontana la cittadinanza dalla politica, che si traduce in una democrazia senza popolo.” 

“Questo non significa allontanarsi dalle proprie posizioni” precisa Viespoli,  evidenziando che è “aperto al dialogo, ma con una testa e un pensiero” e ricordando pure di aver “subìto più fuoco amico a partire dal ’93 e perfino nel ’96 quando fu presentata una lista contro di me”.  

“Stando agli ultimi cinque anni –  sostiene Viespoli –  il centrodestra non ha mosso alcuna iniziativa sul piano dell’alternativa e dell’opposizione, non c’è stata autonomia di territorio, autorità propulsiva, né un progetto alternativo al centrosinistra.”

Un giudizio tutt’altro che positivo quello sull’area di centrodestra: “Constato un vuoto progettuale di metodo nel centrodestra, che, invece, aveva il dovere morale di porsi il problema dell’alternativa e non dell’alternanza. Quando si è privi di un progetto politico non si è neutri.”

Si tratta di un posizionamento tattico in funzione del doppio turno. Quando non si costruisce una radicalità di opposizione, si rischia di essere marginali e subalterni nelle scelte e, in questo modo, si diventa mastelliani di secondo turno. Io non sono né del primo turno, né di secondo turno. Solo chi ha poca profondità, può immaginare commistioni.”

E’ questione di metodo e di approccio – aggiunge – necessari per un cambiamento radicale, che richiede una progettualità e non alleanze del giorno dopo. Non dimentichiamo che, dal ’93 esiste l’elezione diretta del sindaco ed è sulla figura del sindaco che si deve incentrare l’approccio, che, invece, oggi diventa sempre più frutto di una minoranza elettorale ed effetto di una frammentazione elettorale che, se fa vincere, non fa certo governare. Non ci si può meravigliare se poi non c’è qualità di governo.” 

“Con chi dovrei confrontarmi? Con il sindaco uscente? Con l’autoritarismo? Con gli insulti? O con chi pensa di fare alternativa a Mastella con lo stesso metodo, e, invece, fa solo alternanza? Con chi non riesce a prendere un’iniziativa nel centrodestra? Domando, attendo risposte” – chiosa Viespoli, nel mettere a tacere chi potrebbe storcere il naso sul mancato sostegno al candidato Federico Paolucci, proposto da Fratelli d’Italia, preferendo un’altra strada, che sarebbe, però, in linea con la sua visione di città e del modo di fare politica ormai dichiarati da diversi anni.

“Non ho avuto paura del confronto –  solo chi ha sprazzi di identità ha paura – sottolinea. “Immagino una città dinamica, un sindaco che garantisca partecipazione, aggregazione, che dia legittimità e cittadinanza a un dibattito. Non ho truppe, non ho eserciti, non ho banche dati di beneficiari di pacchetti elettorali, non ho truppe cammellate, mi sono rifiutato di candidarmi perché da tempo credo che bisogna contribuire a far emergere una nuova classe dirigente. Ora, invece, c’è banalizzazione ed è questo che mi preoccupa.”

Le scelte sulle candidature portano il segno di una città immobile. Se ci fossi stato anche io saremmo tornati al’96, ma 2.0”, dice con amaro sarcasmo. Tutto questo è per Viespoli, “l’effetto dell’appiattimento in cui si trova Benevento”, ma non solo:  testimonierebbero il pervasivo immobilismo e l’assenza di una fertile formazione politica anche le stesse scorse elezioni regionali “che dopo quindici anni hanno visto ancora De Luca e Caldoro sfidarsi.”

“Viviamo un tempo che richiede competenze e dinamismi diversi – ribadisce il senatore Viespoli che ha sempre sostenuto e lo sostiene con più forza oggi che “per chi aveva ricevuto dalla città fosse il tempo di dare, di  investire sul futuro, stando in prima linea e non in prima persona.”

 Il riferimento è, tra gli altri, a Mastella, al cui percorso politico attribuisce l’etichetta di “ambulantato” e il cui operato definisce come caratterizzato da “paternalismo autoritario e da sinistra cotonata, un mix che non produce governo”: “Sarebbe stato utile, ora come cinque anni fa, quando pure c’è stato con lui un confronto, che Mastella facesse un passo indietro” – afferma Viespoli. 

“Le candidature passate e trapassate – evidenzia il presidente di Mezzogiorno Nazionale –  sono testimoni di una valutazione negativa della città, di una difficoltà ad individuare soggetti nuovi, dell’assenza di luoghi politici, di dibattito, di riflessioni per la costruzione di una nuova classe dirigente, e anche l’università dovrebbe avere un ruolo in questo senso. C’è crisi dei partiti e c’è una società civile che spesso non sceglie la strada dell’autonomia, ma della subalternità; non c’è passione civile, non c’è senso di appartenenza comunitaria.” “C’è inaridimento della politica, non c’è autonomia da parte della società civile e dell’associazionismo, ma anche della stessa chiesa, che non alimentano confronto e discussioni anche conflittuale per far emergere nuovi protagonisti.” 

Se dovessi dare un consiglio a Mastella o a Perifano? Se me lo avessero chiesto prima gliel’avrei dato, ma ormai sono candidati.” 

Annuncio

Correlati

redazione 2 giorni fa

Nuova perimetrazione Zona Asi, il comitato Contrade Benevento Nord ringrazia Mastella e Chiusolo

redazione 3 giorni fa

Campo da golf a Benevento: Basile e Mastella sottoscrivono Accordo di Programma

redazione 3 giorni fa

Anpi: ‘È giunta l’ora a Benevento di intitolare una strada a Giacomo Matteotti’

redazione 4 giorni fa

Benevento, quale futuro per il Parco ‘De Mita’? Esclusa dalla gara l’unica ditta partecipante: bando da rifare

Dall'autore

Angelamaria Diodato 2 anni fa

Musica oltre gli ostacoli: la sfida di Bianca, giovane compositrice non vedente

Angelamaria Diodato 2 anni fa

Covid, nel Sannio poche informazioni sul numero dei contagi: dove sono finiti i bollettini dell’Asl?

Angelamaria Diodato 2 anni fa

Dalle priorità in città al rilancio di un nuovo Centro nazionale: le sfide future di Mastella

Angelamaria Diodato 3 anni fa

Quel vizio alla comunicazione politica demagogica e al ribasso che riduce l’elettore a seguace di antiche pulsioni

Primo piano

Giammarco Feleppa 1 ora fa

Rione Ferrovia, l’11 maggio l’intitolazione della piazza a Rossella Catillo: sarà una festa dell’Acr con centinaia di bambini

redazione 3 ore fa

Benevento, vìola prescrizioni del giudice. Ma anche abuso di cocaina e autolesionismo: 53enne in carcere

Marco Staglianò 6 ore fa

Portofino e il Fortore sono entrambi in Italia: ecco per cosa votiamo alle elezioni europee

redazione 6 ore fa

‘Sos Genitori’ – Cosa fare se i vostri figli non sanno aspettare?

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content