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Comune di Benevento

Resiliente, smart, green, accogliente: ecco la Benevento immaginata dalla coalizione anti-Mastella

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Politiche e processi culturali, sviluppo sostenibile, rigenerazione urbana. Ma anche attività produttive, partecipazione e legalità, politiche sociali dell’inclusione. Sono questi i temi condivisi nella bozza programmatica di ben 26 pagine con la quale l’Alleanza per il Cambiamento, la ormai nota coalizione anti-Mastella, presenterà il proprio progetto per Benevento in vista delle amministrative di autunno. Nessun programma definitivo, per intenderci, ma una comune visione della città, un documento a disposizione del prossimo candidato sindaco e di tutte le forze sociali e politiche in campo per rappresentare l’alternativa al leader di ‘Noi Campani’.

Un progetto ambizioso – con un piano strategico che mira a realizzare la Grande Benevento del futuro – che punterà sulla forte capacità di ascolto per interpretare i bisogni e le aspettative della comunità: nella visione della coalizione il capoluogo avrà il ruolo di fulcro nel processo di co-costruzione dell’area vasta, il centro sul quale far convergere settori come Istituzioni, Ricerca, Impresa e Società Civile.

La nostra sfida – spiegano all’interno del documento – è fare di Benevento una città resiliente, una Città che sappia gestire, reagire e adattarsi ai cambiamenti culturali, sociali, climatici, economici e strutturali”.

POLITICHE CULTURALI – L’obiettivo è quello di “recuperare luoghi, meccanismi e organismi che hanno portato alle luci della ribalta la città di Benevento negli anni 90, quando l’appellativo di Benevento-città dei teatri ben si confaceva al fervore con cui si provvedeva alla ristrutturazione e all’attivazione di sale teatrali come il Comunale Vittorio Emanuele o la sala del Palazzo De Simone, del cinema San Marco, l’apertura dell’Auditorium San Nicola o dell’avveniristico (per l’epoca) Auditorium Calandra, per non parlare della risistemazione dei gradoni del Teatro Romano”. Si proverà a far interagire i giovani con il Comune attraverso la costituzione di una cabina di regia composta da operatori di settore, scuole e università finalizzata alla gestione di spazi pubblici attraverso la creazione di consorzi di associazioni e professionalità, prevedendo anche il coinvolgimento diretto della Fondazione ‘Città Spettacolo’ e delle associazioni che in questi anni – spiega la coalizione – sono state “oggetto di elargizioni o di trascuranze a seconda della propria appartenenza piuttosto che della professionalità e delle capacità”.

Un nodo centrale lo avrà l’Unisannio, per la quale si auspica l’istituzione di una facoltà di Agraria con specializzazione in enogastronomia e una in Lettere, lavorando da subito per la sua specializzazione in archeologia classica e medioevale.

VINO E SVILUPPO – Allo stesso tempo, il settore enologico potrebbe innescare il settore dell’accoglienza: “gli albergatori – scrive l’Alleanza – dovrebbero consorziarsi per vendere pacchetti turistici costruiti sull’equità dei prezzi, su permanenze settimanali, su percorsi capaci di interessare le varie valli del territorio beneventano. Tutto il sistema economico ne trarrebbe vantaggio. Le guide turistiche vivrebbero stagioni migliori, i negozi ritroverebbero rinnovato ossigeno nella presenza di turisti, le piccole industrie artigianali sarebbero in grado di assumere personale. I tour operator potrebbero impegnarsi nella costruzione di percorsi turistici di rilievo nazionale ed internazionale; le compagnie teatrali della città potrebbero rappresentare storia e leggende legate al vino nel corso di visite di degustazione; la scuola e gli studenti potrebbero realizzare reti interscolastiche, progettare percorsi Erasmus ed attrarre utenza dall’estero, istituire concorsi scolastici e prevedere anche meccanismi premiali per buone pratiche; affidare agli studenti la progettazione di loghi; istituire corsi per sommelier dentro e fuori della scuola per persone di tutte le età”. 

TURISMO – L’offerta turistica dovrebbe spaziare tra tutti i comparti del nostro ricco patrimonio: religioso, enogastronomico, sportivo, culturale, artistico. L’incremento delle presenze turistiche conferirebbe ulteriore propulsione a commercio, artigianato ed enogastronomia, contribuendo anche allo sviluppo del territorio. Spazio anche ad iniziative come «Benevento in tour virtuale», con la prevista realizzazione di una piattaforma in grado di consentire la simulazione di un percorso lungo i principali siti di interesse storico della Città di Benevento, supportata da audioguide e indicazioni su negozi presenti in zona.

IL PREMIO STREGA – “E’ già un brand di Benevento – sottolineano nella bozza – ma deve uscire dal suo isolamento: le sue potenzialità si esauriscono con l’ospitalità che la città dedica ai suoi finalisti, poi chiude i battenti. Anch’esso deve essere il tassello di un puzzle che sia ricompreso nel brand Benevento. Quale migliore “pretesto” 5 per attrarre i nostri giovani alla lettura? Ampliare la ricettività di volumi e di utenza della Biblioteca provinciale che al momento è poco fornita e, dunque, poco frequentata”. Magari anche rendendole simili a quelle del Nord Europa con caffetterie e servizi all’interno.

STUDENTI – Dal supporto economico agli studenti universitari fuori sede per il fitto di locali ad uso abitativo alla creazione di alloggi, passando per la realizzazione di corsi di lingua per universitari stranieri: queste alcune delle idee per la creazione di piccoli ‘borghi universitari’ con il duplice effetto di recuperare le masserie in disuso e rivitalizzare le contrade o, in alternativa, le abitazioni sfitte del centro storico, incentivando la riapertura di piccoli negozi di prossimità.

L’obiettivo, inoltre, è quello di intercettare la domanda di formazione universitaria e trattenerla in città anche tramite giornate di accoglienza ed eventi; creare un legame Comune-Ateneo con l’assegnazione agevolata dei locali comunali alle start up universitarie, con la collaborazione di Palazzo Mosti al Sistema Bibliotecario Universitario e sui progetti europei, con un Tecnopolo in aree dismesse per creare incubatori d’impresa, con uno sportello di accoglienza studenti, connessione gratuita ad internet in centro, servizio navetta, tirocini negli uffici comunali e l’incentivazione allo spostamento di aziende di servizi a Benevento.

CITTA’ SMART, VIVIBILE E VERDE – L’Alleanza per il Cambiamento vuole segnare un cambio di passo in direzione delle politiche verdi e di sviluppo sostenibile: “in tale prospettiva – scrivono nella bozza – possono rientrare la ri-pubblicizzazione dell’acqua considerata Bene comune e che costituisce una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà, assicurando una quantità procapite giornaliera minima gratuita e modulando il pagamento delle tariffe in base al surplus di consumo, portando l’acqua nelle zone della città che ne sono sprovviste e incentivando l’uso di acqua potabile controllata dal rubinetto, con riduzione del consumo di plastica. Inoltre, la contaminazione delle falde d’acqua potabile destinata a popolati rioni della Città, dovrà essere superata con la chiusura dei pozzi contaminati e l’immissione integrativa di acqua di sorgente, di cui sono ricchi l’entroterra campano e molisano, assicurando al tempo stesso una fonte idrica omogenea per tutta la città”.

“Sul tema dei rifiuti – aggiungono – potrebbe istituirsi un PIANO del RICICLO URBANO in grado di sviluppare quell’economia circolare che deve diventare anche sano generatore di nuovi modelli di business. Corollario ne saranno le Politiche di contrasto ai mega impianti, oggi da tutti temuti ma di certo da qualcuno pur prospettate, attraverso l’attivazione di piccoli impianti in grado di soddisfare l’esigenza del territorio senza diventare la pattumiera della Regione”. Tra i temi pensati anche l’offerta di mobilità multimodale, alternativa all’auto: da quella ciclo-pedonale al trasporto pubblico locale alle varie forme di sharing mobility con l’utilizzo di sistemi digitali.

E ancora: “la tutela e la valorizzazione dei fiumi, l’azzeramento del consumo di suolo, la salvaguardia della biodiversità dell’ambiente urbano e le nuove infrastrutture verdi multifunzionali secondo programmi pluriennali, coordinati con gli strumenti vigenti di pianificazione urbanistica, di gestione e di finanziamento, dovranno essere tra i temi principali di una nuova agenda politica della nostra città, la nostra agenda 2021/2026”.

Tra gli obiettivi anche la creazione di uno «Sportello di Informazione» e supporto per tutti i cittadini che vogliano affacciarsi al mondo dell’Eco-Sisma bonus così come l’attivazione di nuove politiche energetiche che mettano al centro gli incentivi all’utilizzo di sistemi a basso impatto ecologico perché sfruttano energie rinnovabili, la necessità di favorire l’utilizzo di tali mezzi di trasporto a basso (o zero) impatto ambientale e la disincentivazione nell’utilizzo dell’autovettura, per l’azzeramento dei livelli di inquinamento.

A proposito di spazi verdi, la finalità è un piano di coesistenza tra la natura e la città, evitando altro consumo di suolo, e di avere la dovuta attenzione per la qualità dell’aria e dell’acqua preservando gli ecosistemi. “I parchi urbani, da implementare, andranno intesi come boschi urbani, non vissuti come giardini recintati (villa comunale o aree verdi dei privati) ma come luoghi di svago e di benessere largamente fruibili, assicurando un accesso universale per degli spazi pubblici e verdi che siano sani, inclusivi e accessibili, in particolare per le donne e per i bambini, per le persone anziane e per le persone con disabilità.

A tal riguardo riteniamo dover sviluppare sul nostro territorio comunale il PEBA, ovvero il piano di eliminazione delle barriere architettoniche, che è uno strumento in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici e degli spazi pubblici per tutti i cittadini”.

ATTIVITA’ COMMERCIALI – “La carenza di liquidità e lo scarso afflusso di clienti ai negozi di vicinato – sottolineano nella bozza – potrebbero trovare, tra le altre cose, nella cosiddetta «valuta complementare», da ben studiare e calibrare rispetto agli scopi, uno strumento per facilitare e favorire lo scambio di merci all’interno della «rete sociale» del commercio locale, opportunamente definito. Sarebbe un modo lecito per «trattenere localmente» una parte importante di risorse. I relativi «buoni complementari» costituirebbero un mezzo di scambio di beni e servizi tra il cittadino e gli esercizi commerciali convenzionati, che ne consentirebbero la diffusione mediante l’adesione, rigorosamente volontaria, al circuito di pagamento.

Al centro dell’attenzione sarà il commercio di vicinato: tra le azioni pensate la valorizzazione dei centri commerciali naturali; punti di accesso al terminal, al trasporto pubblico e alle aree di parcheggio esistenti, pensando ad una possibile rete ciclabile oltre alle aree a traffico limitato e pedonali; la predisposizione di piani annuali di promozione culturale e animazione di spazi pubblici, lavorando ad un calendario di eventi, da integrare agli itinerari urbani, dando vita ad una sinergia continua tra eventi, commercio cultura e turismo; un nuovo piano, realmente funzionale, di accessibilità, di sosta e di carico e scarico delle merci.

Per i clienti, invece, prevedere, nel redigendo Piano dei Parcheggi, aree di sosta blu (a pagamento) con possibilità di sosta breve gratuita (stop and go) con disco orario in prossimità delle attività commerciali onde consentire un rapido ricambio della clientela.

Una funzione importante sarà svolta dalla Consulta sul Commercio e sui diritti dei consumatori e degli utenti. E ancora: la creazione di piccoli mercati di quartiere con la vendita dal produttore al consumatore, la creazione di un mercato del riuso da aprire una volta al mese lungo corso Garibaldi, l’impiego di locali sfitti o inutilizzati come Temporary Store, la riduzione del canone per la Tosap in zone di desertificazione commerciale o da valorizzare; la creazione, in collaborazione con la Camera di Commercio di Benevento e l’Università degli Studi del Sannio, di una app e di un portale e-commerce associato ad un nuovo mezzo sostenibile ed ecologico per distribuire le merci ai compratori finali.

Infine, la costituzione di un Fondo di Solidarietà per l’erogazione di un contributo straordinario a piccole e medie imprese, nonché ai lavoratori autonomi, alle attività sportive e ad altri eventuali comparti che risultano particolarmente colpiti dalla crisi a causa dei provvedimenti di chiusura imposti dai provvedimenti normativi nazionali e regionali, mediante una rapida procedura ad evidenza pubblica.

MOVIDA – La bozza parla di “protocollo di intesa con il Conservatorio di Benevento, le Compagnie Teatrali, il Liceo Artistico di Benevento e la Confartigianato per la realizzazione di concerti, attività teatrali, mostre d’arte favorendo il matching tra pubblici esercizi ed artisti interessati ad esibirsi. Il comune può svolgere un ruolo di facilitatore per giungere ad un’intesa specifica per la bassa stagione, in modo da rendere la movida appetibile ma consapevole anche in inverno”.

DISSESTO E CASSE COMUNALI – Accanto gli aspetti di gestione amministrativa ci sono anche quelli di natura finanziaria. “La vicenda del dissesto comunale – si legge nella bozza di programma – impone alle forze politiche, civiche e associative una lettura che non riconduca ogni scelta esclusivamente al campo meramente tecnico-amministrativo. Occorrerà accelerare la chiusura della procedura liquidatoria delegando un consigliere comunale o istituendo una commissione speciale che segua i lavori di verifica e accertamento della massa creditoria e debitoria. Queste basilari azioni di governance dovranno contemplare, come pre-condizione, una riorganizzazione e ridefinizione della Struttura dell’Ente a partire dalle responsabilità delle figure apicali”.

Nel testo c’è anche un chiaro riferimento alle spese dell’amministrazione Mastella ed in particolare alle polemiche sulla spesa dovuta alle telefonate ai cittadini del sindaco: “Sarà altresì essenziale un adeguato approfondimento su alcuni capitoli di spesa, tra questi sicuramente quelli relativi ai costi delle utenze telefoniche”. Per incamerare i fondi necessaria è previsto anche un lavoro di riorganizzazione e potenziamento della macchina amministrativa in materia di accertamento dell’evasione tributaria e di elusione ai tributi.

La coalizione pensa anche all’introduzione “di una tassa di soggiorno presso le strutture ricettive turistiche. Tale scelta, in ragione del riconoscimento della città di Benevento come patrimonio UNESCO, è volta ad ottenere maggiori risorse da poter destinare al potenziamento dei servizi turistici, delle attività ricettive e del comparto turistico in generale”.

Accanto al bilancio tradizionale, Alleanza per il Cambiamento pensa anche all’introduzione del Bilancio Partecipativo a supporto del Budget previsionale per arricchirlo delle priorità politico-sociali percepite e definite tali dalla cittadinanza.

Contestualmente, le priorità di intervento riguarderanno anche la promozione della Azienda Speciale dei Servizi Socio-Sanitari dell’Ambito Territoriale B01 (come da linee guida regionali); la riorganizzazione della Gestione del Servizio Idrico aderente all’EIC e la promozione di un Piano Strategico per la promozione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo.

“Tali azioni – spiega la bozza programmatica – andranno avviate applicando sinergicamente gli strumenti economici di programmazione e finanziamento messi in campo dalla Comunità Europea e dalla Regione Campania. Tra questi riteniamo necessario porre un’immediata attenzione su: ReactEU, Recovery Fund (PNRR) e Revisione degli interventi relativi al PICS”. Nelle intenzioni c’è anche l’organizzazione di un Ufficio di Coordinamento delle Attività di Programmazione per coordinare e conferire coerenza progettuale tra gli interventi e le azioni da mettere in campo. Dentro questa dinamica di connessione e compartecipazione è prevista anche la nascita di specifiche Consulte e strumenti referendari di partecipazione delle scelte e degli indirizzi di Benevento.

POLITICHE SOCIALI – Infine, il welfare della città di Benevento che “richiede importanti capovolgimenti rispetto ad una condizione attuale di frammentazione e precarizzazione dei servizi. In cammino per il Cambiamento intende modificare l’assetto attuale delle politiche sociali e trasformare il welfare tradizionale in pratiche di welcome, pratiche di rigenerazione della coesione sociale che connettano un’efficiente presa in carico delle persone fragili con un nuovo modello di sviluppo economico e l’approccio dell’ecologia integrale auspicato anche da papa Francesco nella Laudato Sii”.

“L’Agenda 2030 – conclude la bozza di programma – è lo strumento che guiderà il mondo verso lo Sviluppo Sostenibile e che nell’arco dei prossimi anni rappresenta il mezzo per raggiungere i 17 obiettivi comuni (lotta alla povertà; eliminazione della fame; salute e benessere; istruzione di qualità; parità di genere; acqua pulita e servizi igienico sanitari; energia pulita e accessibile; lavoro dignitoso e crescita economica; imprese; innovazione e Infrastrutture; ridurre le disuguaglianze; città e comunità sostenibili; consumo e produzione responsabili; lotta al cambiamento climatico; la vita sott’acqua; la vita sulla terra; pace, giustizia e istituzioni solide; partnership per gli obiettivi) che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui, nessuno escluso. È nostra convinzione che Benevento possa diventare modello di OneHealth intervenendo con azioni che cambino la mentalità delle persone e rompano la vecchia mentalità”.

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