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POLITICA

Regionali, il Movimento Animalista chiede attenzione per l’ambiente

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“Le Regionali si avvicinano, i partiti cominciano a scalpitare, i riflettori puntano la luce altrove ma c’è chi, come noi, tenta di tenere alta l’attenzione su tematiche importanti e che forse, solo per opportunismo elettorale e non di certo per un vero interesse, torneranno in voga nei soliti tristi, triti e ritriti discorsi elettorali dove si prometterà di tutto e di più e come sempre, nessuna di quelle promesse sarà mantenuta. Le tematiche sono i rifiuti, l’eolico selvaggio ed il petrolio e se volete vedere come andrà a finire, dato uno sguardo alla Basilicata. Come che c’entra? Presto detto”. Così in una nota il Movimento Animalista di Benevento.

“Il noto “Texas” d’Italia – spiega -, doveva essere un modello di riferimento in fatto di trivellazione, sinergie ambientali e territoriali fra petrolieri, natura e Stato ma strano ma vero, sembra che qualcosa sia andato storto. In Italia!? Ma procediamo con ordine: quella che una volta era terra incontaminata, dove prosperavano aziende agricole, si ritrova ad essere al centro dell’attenzione non per i prodotti tipici ma per l’alta concentrazione di greggio, cosa che richiama l’attenzione non solo delle società nazionali ma anche di quelle estere. Come sempre, furono promessi mari e monti alle comunità in cui sarebbero sorti i “pozzi petroliferi” grazie alle royalties pagate dalle società energetiche in cambio del greggio, infrastrutture, occupazione, sviluppo e protezione del terriotorio, etc, il tutto con l’appoggio delle amministrazioni locali che in quello scambio ‘denaro – greggio’ promettevano il lusso più sfrenato ai loro concittadini. Chi e cosa poteva chiedere di più di Lavoro, sviluppo, futuro. Nessuno. Un sogno, vero? Ed invece no, neanche quello perché giusto il tempo di chiudere gli occhi ed in terra Lucana si sono risvegliati nel peggiore degli incubi.

Una terra incontaminata – sottolinea la nota – si ritrova ad essere tra le più inquinate d’Italia “tra il 2011 e il 2014 il tasso di mortalità è cresciuto del 2 per cento, nello stesso periodo a Corleto Perticara (meno di 3mila abitanti e a due passi dal centro Tempa Rossa) è aumentato del 23 per cento. Secondo l’Istat, fra il 2006 e il 2013 il tasso di mortalità per malattie dell’apparato respiratorio è salito del 14 per cento in tutto il Paese, schizzando invece al 29 nelle due province lucane, pur avendo una produzione industriale minima” (L’Espresso del 11/04/2016). Gli incidenti derivati dall’estrazione del petrolio sono continui, la stessa estrazione che avviene mediante complesse infrastrutture ha portato alle prime devastazioni del territorio, sfigurando in modo permanete vaste aree verdi prima adibite ad attività agricole.

Dal Governo Renzi – attacca la nota – che diede il peggio su questo versante, all’attuale Governo Giallo Rosso, passando per quello Gentiloni prima e Giallo Verde poi, nessun esecutivo sembra avere a cuore la salute dei Lucani che tra l’altro, alle ultime regionali, hanno fatto Harakiri votando il partito che del liberismo ha fatto il proprio motivo di esistere, la Lega. E che ci sta pure visto che da sempre sono favorevoli alle attività del privato, piccolo o grande che sia on fa differenza, perché importa poco dei danni derivanti dalla speculazione ma la cosa che non ci sta e che infastidisce non poco, è la poca attenzione del Ministro Costa, teoricamente paladino della Natura e strenuo difensore dell’ambiente. Appunto, teoricamente o volgarmente detto “A chiacchiere”. Nella realtà invece è tutt’altro ed i Sanniti, come i Lucani, hanno avuto modo di assaggiare tale strafottenza prima con l’impianto di compostaggio di Sassinoro a cui il Ministro ha risposto con un democristiano “non è affar mio” e poi con la frettolosa e comica comparsata (istituzionalmente detta Visita) all’eolico selvaggio che sta devastando il “versante molisano” del Sannio, altro problema che abbiamo in comune con gli abitanti della Basilicata. Un Ministro che ha deluso la stragrande maggioranza di tutti quelli che confidavano e speravano in un “reale cambiamento” come peraltro promesso dallo stesso partito di cui è esponente ma che mai c’è stato, anzi… Come mai non siete più “tra la gente”? Perché vi spacciate ancora per “portavoce delle persone” se di queste non vi importa più nulla? Si rende conto che da quando c’è lei a condurre il Ministero dell’Ambiente le cose sono peggiorate? Faune e flora non sono mai state così in pericolo, addirittura si arriva a cacciare nelle ZPS e nelle ZSC come pure nelle aeree protette o a ridosso di esse, con l’alibi del cinghiale invasivo e criminale. Vuole capire o no che lei e tutto il Movimento dovete dare una svolta di 180° alle scelte vostre strategie politiche? Siete riusciti nel miracolo di rendere il vuoto pneumatico della politica, Salvini, il frontman di quello che è, stando ai sondaggi, il primo partito italiano. Un appello rivolto al Ministro Costa e a tutto il Movimento Cinque Stelle: tornate ad essere quello che vi ha consentito di arrivare dove siete ora, ve lo chiedono i vostri elettori che per rabbia, hanno dirottato le preferenze altrove… Ah, una preghiera agli amanti della Natura e degli Animali: non c’è nessun partito politico italiano come la Lega, capace di dimostrare tanto astio nei confronti di fauna e flora, per favore, prima di rivotare il suddetto soggetto politico, leggete, informatevi perché rinnovare la preferenza significa condannare alla fine intere aree verdi e gli animali che all’interno di esse vivono e convivono…

Questa – conclude – è solo la prima delle tante lettere che periodicamente invieremo ai giornali col fine ultimo di ricordare a tutti che c’è chi non dimentica e tiene alta la guardia affinché gli elettori possano avere un quadro oggettivo della realtà delle cose, lavoro arduo visto che durante il periodo elettorale assisteremo alla solita giostra delle promesse… Ma siamo testardi, cocciuti, ostinati e cercheremo in tutti i modi, di portare a termine l’obiettivo prefissato. La pacchia è finita”.

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