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Al ‘San Pio’ genitori ed esperti a confronto sull’allattamento materno
Il direttore generale Ferrante: "Questo ospedale può andare a 300 all'ora e noi ce lo porteremo"Ascolta la lettura dell'articolo
L’importanza dell’allattamento materno, il sostegno alle madri e i corsi di accompagnamento al parto. Sono solo alcuni degli aspetti analizzati nel corso di un incontro promosso dall’azienda ospedaliera “San Pio” di Benevento, in occasione della Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno.
Un pomeriggio completamente dedicato ai neo e futuri genitori e ai loro familiari che ha voluto diffondere il percorso di nascita e la promozione e il sostegno dell’allattamento. All’incontro hanno partecipato il direttore Generale, Mario Nicola Vittorio Ferrante, quello Sanitario, Giovanni Di Santo, e i direttori delle Unità Operative organizzatrici Neonatologia e TIN e Ostetricia e Ginecologia, Francesco Cocca e Gennaro Trezza.
Il tema dell’allattamento materno, a volte, sembra essere di secondaria importanza ed invece riveste un ruolo cruciale: assicura al bambino un alimento compiuto per tutte le sue specifiche necessità, sia nutritive che immunologiche. Si tratta, infatti, di un’esperienza fondamentale, che merita di essere tutelata e stimolata.
“Per questo – ha commentato Cocca – il reparto di Terapia Intensiva Neonatale mette a disposizione un lattarium per favorire la nutrizione dei prematuri con latte materno. Non solo, il nostro reparto è aperto 24 ore ai genitori proprio per favorire il legame tra madre e bambino”.
Durante l’evento sono state illustrate tecniche per favorire la nutrizione dei prematuri con latte materno e quelle per il primo approccio all’attaccamento al seno. La dottoressa Anna Casani ha relazionato, invece, sul tema: “Più potere ai genitori e la rete come strumenti di sostegno e promozione dell’allattamento materno”.
“L’unità di Neonatologia e TIN rappresenta un polo all’avanguardia per quanto riguarda il ‘San Pio’ – ha aggiunto Ferrante -. Questo dato, però, non ci fermerà ed anzi siamo al lavoro per migliorare ulteriormente il reparto. Questa eccellenza è da stimolo per l’intero ospedale: il nostro obiettivo è tornare ad essere attrattivi per il territorio ed anche per le altre province”.