CRONACA
La Chiesa dell’Annunziata perde pezzi: cadono vetri e calcinacci. Servono fondi per restauro
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Vigili del fuoco al lavoro, questa mattina, per la caduta di calcinacci e vetri dalla chiesa civica della Santissima Annunziata, meglio conosciuta per il culto popolare di Santa Rita da Cascia.
I caschi rossi hanno messo in sicurezza l’area ed eliminato gli elementi pericolanti dal lato dove si era verificato il distacco, precisamente, in via Rampa Annunziata. Sul posto anche gli agenti della Polizia Municipale per gestire il traffico.
La caduta dei calcinacci, fortunatamente, non ha arrecato danni a persone o auto in sosta, ma rappresenta l’occasione per tornare a parlare del restauro dell’edificio, atteso da tempo in città.
La chiesa, infatti, ha subito gravi danni nel corso dell’emergenza maltempo dell’ottobre 2015. L’edificio, di proprietà comunale, è stato oggetto di alcuni lavori in emergenza, ma attende ancora un intervento serio. “Siamo impegnati per trovare i fondi necessari – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici, Mario Pasquariello -. La struttura riveste un ruolo importante per la città e cercheremo di intervenire al meglio”.
Non si tratta, però, di una semplice riqualificazione. Nella ex cappella di Santa Rita, al termine della navata destra, la pioggia del 2015 ha fatto crollare una parte di struttura in legno che ospitava l’impianto di illuminazione danneggiando seriamente l’area. Una situazione che oggi è cambiata di poco.
Nel 2017 ci fu un tentativo di riaccendere i riflettori sulla questione con la solennità dell’Annunciazione del Signore. In quell’occasione la Chiesa riapri per ospitare una visita guidata e il concerto del Coro “Santa Cecilia”. Da allora tutte le domeniche la struttura ospita una Santa Messa alle 10, ma anche attività didattiche per gli studenti e nello scorso mese di maggio delle aperture straordinarie per i turisti.
“L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione su questo inestimabile patrimonio – ha dichiarato don Mario Iadanza, direttore dei Beni culturali della diocesi -. Non si tratta solo di un Chiesa, ma di un vero contenitore di opere d’arte. Non solo: da sempre rappresenta uno dei luoghi principali della vita sociale e religiosa di Benevento”.
L’auspicio, dunque, è che si possa intervenire al più presto per restituire la dignità che meritano la cappella settecentesca di San Gennaro; la tela che raffigura il santo, lavoro di Filippo Raguzzini e datato 1710; e gli splendidi marmi che decorano un piccolo tesoro nel cuore del centro storico di Benevento.