ECONOMIA
L’Alta Capacità Napoli-Bari e le ricadute sul territorio sannita. RFI: “Benefici già dal 2022”
E' quanto ha dichiarato il responsabile investimenti Area Sud RFI, Roberto Pagone, in occasione del convegno su “Riqualificazione e lo sviluppo del Sannio” organizzato al Teatro San Vittorino dall'Ordine degli Ingegneri di BeneventoAscolta la lettura dell'articolo
L’Alta Velocità/Alta Capacità nella nuova tratta Napoli–Bari potrebbe portare ricadute positive di sviluppo sul Sannio già dal 2022, con un miglioramento nei tempi di percorrenza, tra Napoli e il territorio sannita, anche se la fine dei lavori è prevista per il 2026.
E’ quanto ha dichiarato il responsabile investimenti Area Sud RFI, Roberto Pagone, che ha rassicurato anche sulle risoluzione delle controversie avvenute negli anni scorsi con i sindaci di alcuni territori sanniti interessati dal passaggio della tratta, durante un’intervista in occasione del convegno sulla “Riqualificazione e lo sviluppo del Sannio” organizzato al Teatro San Vittorino dall’Ordine degli Ingegneri di Benevento.
Ottimismo è stato manifestato dal presidente di Confindustria Benevento, Filippo Liverini, e dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giacomo Pucillo sulle concrete possibilità di sviluppo del Sannio con l’Alta Velocità.
“Manca ancora il finanziamento di 1 miliardo e 400 milioni di euro per la galleria Apice/Orsara – ha evidenziato Liverini- ma possiamo ritenerci fortunati per l’inserimento di Benevento in questo asse infrastrutturale che peraltro non è stato toccato dal neo governo.
Liverini ha poi aggiornato sulla questione della Zes a Benevento e sulla piattaforma logistica che potrebbe agganciarsi una volta avviata con l’Alta Velocità.
Le dichiarazioni nel servizio video