CRONACA
Pietrelcina, la storica visita di Papa Francesco: “Da San Pio nuova linfa per il Sannio”
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Si è conclusa la visita pastorale di Papa Francesco a Piana Romana, a Pietrelcina, in occasione del centenario delle stimmate di san Pio e nel cinquantesimo dell’anniversario della sua morte. E’ stata la prima volta di un pontefice nei luoghi dove san Pio è nato e ha vissuto i suoi primi anni di sacerdozio.
Nel suo discorso Papa Bergoglio ha ricordato il percorso spirituale e di sofferenza di padre Pio, le sue origini contadine. Ha poi invitato i fedeli e le istituzioni civili ed ecclesisatiche a seguire le sue orme affinche “questa terra possa trovare nuova linfa vitale e i giovani trovino speranza per il futuro senza essere costretti ad andare via.” Ha poi invitato a rafforzare il dialogo tra le generazioni.
Papa Francesco è arrivato con l’elicottero nel aprcheggio di Piana romana alle 7.50, con un anticipo di dieci minuti rispetto al programma, accolto con acclamazioni e applausi da migliaia di fedeli, giunti da tutto il Sannio, dalla Campania e anche dall’Argentina a dal Nicaragua e dopo un a veglia notturna di preghiera in una Pietrelcina blindata da circa mille uomini per la sicurezza.
A riceverlo l’arcivescovo metropolita di Benevento, Accrocca, il guardiano dei frati Cappuccini di Pietrelcina, frate Fortunato Grottola e il sindaco Masone.
Ha percorso a piedi e non in macchina, come da programma, il viale alberato, salutando i fedeli e accarezzando i i bambini, per raggiungere la Cappella dell’Olmo delle Stimmate, dove san Pio ha ricevuto i segni di Cristo la prima volta. Ha raggiunto poi il palco allestito nel paizzale antistante la chiesa e qui ha donato alla Madonna della Libera, patrona di Pietrelcina, un santo rosario e benedetto la pietra dell’erigendo Centro di spiritualità intitolato a san Pio.
Un breve discorso di saluti da parte dell’arcivescovo Accrocca che definito la visita “motivo di speranza per questa terra affliita dalla desertificazione sociale” e poi le parole di Francesco improntate alla comunione e alla pace sulle orme di san Pio “per una terra che ha bisogno di rinnovare il dialogo tra i giovani e i vecchi, ai quali – ha detto – mi piacerebbe si desse il premio Nobel perchè sono patrimonio delle nostre comunità”, ricordando che “appena giunto ha salutato un giovane di 99 anni e una ragazzina di 97.”
Il saluto finale con il dono da parte del sindaco Masone della terra dell’olmo e scaglie dell’albero e dell’album fotografico su Pietrelcina, con le istituzioni sannite e regionali, una delgazione di migranti e malati e poi il viaggio alle 9.04 in macchina verso l’elicottero con cui alle 9.04 è partito alla volta di San Giovanni Rotondo.