AMBIENTE
Discariche abusive nel Sannio: Procura e Carabinieri insieme per la bonifica
In mattinata il procuratore Policastro e il commissario straordinario per la bonifica delle discariche Vadalà hanno siglato un'intesa per garantire correttezza e trasparenza negli iter e sugli interventiAscolta la lettura dell'articolo
Sono ancora sette le discariche abusive nel Sannio da bonificare, dopo i siti di Cusano Mutri e Durazzano su cui si è già intervenuti a giugno scorso: quelle localizzate nei territori di San Lupo, Castelvetere di Val Fortore, Tocco Caudio, Puglianello, Pesco Sannita, Sant’Arcangelo Trimonte, Benevento (Ponte Valentino) e indicate tra le 200 sul territorio nazionale nella sentenza della Corte di Giustizia dell’UE del 2 dicembre 2014, con la quale l’Italia è stata condannata a versare alla Commissione Europea somme ingenti a titolo di penalità per le discariche non bonificate.
Per questo la Procura di Benevento, guidata da Aldo Policastro e il generale di brigata dell’Arma dei carabinieri, Giuseppe Vadalà, nominato commissario straordinario dal Consiglio dei Ministri a marzo scorso per la realizzazione degli interventi necessari, hanno siglato questa mattina un protocollo d’intesa per lavorare in sinergia con scambio di informazioni e garantire trasparenza e legalità per l’iter amministrativo.
“La presenza di un numero alto di discariche nel Sannio nell’elenco stilato dall’Europa non significa – ha spiegato Policastro – che siamo di fronte a un territorio compromesso ma semplicemente che si tratta dei siti indicati nella sentenza.”
Dal canto suo il commissario Vadalà ha detto che “le discariche da bonificare risalgono agli anni ’70 e ’80 e non dovevano essere attivate. Perciò lavoreremo per restituire il territorio ai cittadini.”
La sentenza di condanna riguardava 200 discariche in tutta Italia. Dopo le varie interlocuzioni con la Commissione Europea e in attesa degli esiti della verifica della documentazione trasmessa il 2 dicembre 2016, rimangono in procedura di infrazione 133 discariche abusive, pari a una sanzione semestrale di 27.800.000 euro.
Per 58 di queste localizzate tra Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Veneto, i cui termini per la bonifica sono scaduti, è operativo il Commissario straordinario.
Per ogni discarica contenente rifiuti non pericolosi regolarizzata in conformità agli standard UE sarà possibile sottrarre semestralmente 200mila euro, mentre per ognuna contenente rifiuti pericolosi la cifra semestrale sottratta sale a 400mila euro.
Le dichiarazioni nel servizio video