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Caritas Benevento e Fondazione Interesse Uomo presentano lo sportello antiusura
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“Nessuno si deve sentire più solo”: è il messaggio che viene lanciato dalla Cittadella della Carità “Evangeli Gaudium” dal presidente della Fondazione Antiusura Interesse Uomo, don Marcello Cozzi, in occasione della presentazione ufficiale dello “Sportello Antiusura e Antiracket #NoPizzo” avviato dalla Caritas diocesana di Benevento già da qualche mese in collaborazione con l’associazione Libera, sezione di Benevento, e con la Fondazione Antiusura Interesse Uomo di Potenza.
Lo sportello, che sarà aperto a via san Pasquale il lunedì e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e il mercoledì dalle 16 alle 19, vuole essere uno strumento di prevenzione di caduta nella trappola dell’usura e del racket e dell’estorsione, ma anche di accompagnamento alla denuncia e di supporto giuridico e psicologico per chi è già caduto nella rete degli usurai.
Nel ricordare che “l’usura è un cancro che divora il nostro paese per effetto di un sistema economico malato che non dà la possibilità di accedere al credito ordinario e non prevede politiche di welfare adeguate per affrontare le nuove e le vecchie povertà”, don Marcello Cozzi ha definito lo sportello “un presidio di legalità e di giustizia.”
“A Benevento, come in Italia, non esistono zone franche anche se al momento non si hanno dati certi a disposizione ma solo campanelli d’allarme” – ha detto il presidente della Fondazione Interesse Uomo.
Dichiarazioni avvalorate anche dal procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro e dal suo sostituto, Giovanni Conzo, secondo i quali “seppure le denunce contro l’usura e l’estorsione siano calate vertiginosamente rispetto al passato forse per paura o per sfiducia nelle istituzioni, il territorio non è immune dal fenomeno.”
“Da parte della Procura – ha detto Policastro – c’è la massima disponibilità e l’impegno a collaborare con tutte le iniziative promosse dalla Caritas per affrontare il fenomeno.”
Il servizio rappresenta un ulteriore tassello di un percorso avviato già dieci anni fa dall’Arcidiocesi di Benevento con il microcredito socio-assistenziale e il microcredito all’impresa – hanno evidenziato i referenti diocesani De Blasio e Parente – e prevede per chi si trova in una situazione di sovraindebitamento anche di beneficiare, entro un mese dalla richiesta di aiuto, di prestazioni economiche di garanzia messe a disposizione dal fondo ministeriale antiusura finanziato dal ministero del Tesoro in base all’art.15 della legge 108/96 e gestito dalla Fondazione Antiusura Interesse Uomo e da Banca etica in collaborazione con Libera e la Caritas beneventana.
“Noi mettiamo cerotti” – ha detto don Cozzi, che ha voluto evidenziare come “la presenza sul territorio nazionale della Fondazione, che ha raccolto in cinque anni ben circa 4500 richieste di aiuto e registrato laddove ci sono stati interventi un calo delle denunce contro l’usura, significhi anche strumento di cambiamento della mentalità e di riflessione per invertire.”
Le dichiarazioni nel servizio video