CULTURA
L’arte sboccia dal fango, a Palazzo Paolo V inaugurata la mostra itinerante MAF
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Rielaborare l’alluvione attraverso l’arte. Tramutare il fango e le bottiglie “Sporche ma buone” in opere contemporanee per metterle a disposizione dei cittadini. Un modo originale di rivivere i giorni drammatici dello scorso ottobre, cercando nuove prospettive attraverso l’interpretazione di 18 visioni differenti.
Un percorso “eno-artistico” che ha un po’ il sapore della rivincita contro la forza della natura, ma anche di una catarsi collettiva capace di esorcizzare quanto accaduto un anno fa.
Non a caso la mostra è stata chiamata MAF – Memoria, Arte e Fango. Questa sera, il vernissage è stato inaugurato a Palazzo Paolo V.
Le diciotto bottiglie di Aglianico e Falanghina del Sannio DOCG, salvate dall’alluvione dell’ottobre 2015, sono diventate delle opere d’arte grazie all’intervento di 16 artisti e dei ragazzi dei licei artistici di Benevento e Cerreto Sannita.
“Musica, creatività e parole si sposano perfettamente all’interno di MAF – ha spiegato Rosanna De Cicco, tra i promotori della manifestazione – rendendo la mostra un esperienza complessa e completa”.
La collettiva dal 5 all’11 dicembre sarà presso la Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, l’esposizione partenopea sarà preceduta da una presentazione al Museo MADRE, che ha garantito il suo matronato. L’iniziativa culminerà al museo MEG Solopaca, dal 4 al 10 gennaio 2017. Qui, il giorno 10 gennaio, le bottiglie verranno battute all’asta, alla presenza del notaio Salvatore Grasso di Poggiomarino.
MAF ha una finalità rigorosamente no-profit e il ricavato è destinato a ultimare il restauro delle due tele settecentesche di Decio Frascadore, che si trovano nella Chiesa Madre di Solopaca.