Comune di Benevento
Via Francigena, archeologia e turismo: Benevento con l’Irpinia per intercettare fondi
Palazzo Mosti presenta un progetto al Mibact per lo sviluppo delle aree interne della CampaniaAscolta la lettura dell'articolo
Il Sannio fa rete e riparte dagli antichi percorsi viari per valorizzare l’inestimabile patrimonio culturale di cui dispone. Un percorso nella storia che parte dalla via Francigena del Sud e dal Regio Tratturo, attraversa le aree archeologiche e i monumenti disseminati sull’intero territorio per giungere alla promozione del paesaggio e del patrimonio enogastronomico.
Un progetto ambizioso che la giunta Mastella – su proposta del vicesindaco Erminia Mazzoni e dell’assessore alla Cultura Oberdan Picucci – ha approvato lo scorso 2 settembre al fine di partecipare all’avviso MIBACT per la selezione di proposte a sostegno della progettazione integrata per la valorizzazione culturale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Per aderire al bando – che in totale mette a disposizione 5,6 milioni di euro – Palazzo Mosti ha anche deliberato l’adesione all’aggregazione di Comuni promossa dall’Ente di via Annunziata che unisce l’associazione Sannio Smart Land (23 comuni), le associazioni dell’Ufita, del Calore, del Miscano e del Cervaro e a vari enti delle province di Avellino e Benevento.
La misura rientra all’interno del Piano di Azione Coesione 2007-2013 e punta alla realizzazione di una chiara ed adeguata strategia d’area capace di dare vita ad una strategia di sviluppo territoriale diffuso.
LA PROPOSTA – Partendo dalle emergenze e rilevanze di carattere culturale, rintracciabili nei territori aderenti, il progetto si focalizza sulla strutturazione di un percorso di valorizzazione più ampio finalizzato alla configurazione di una destinazione turistica identificabile in maniera univoca.
In particolare, il progetto è finalizzato allo sviluppo, all’innovazione al trasferimento tecnologico ed alla promozione di quella parte di territorio sannita interessato dagli antichi itinerari dei viaggiatori e dei pellegrini. La via Francigena del Sud – nel tratto della via Latina, nel tratto della via Appia “Regina Viarum” e della via Traiana; il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, per la parte di competenza sannita-irpina che risulta particolarmente interessante per la presenza di aree archeologiche e per la ricchezza del patrimonio ambientale che lungo il tracciato si esprime con una biodiversità notevole.
LA CULTURA – Le strade, però, assurgono soprattutto al ruolo di poli aggregatori intorno ai quali dovrà essere strutturata una rete di altri elementi attrattivi di matrice storico-culturale: si tratta della città di Benevento e Pietrelcina, ma anche delle aree archeologiche di Mirabella Eclano, dell’Antica Telesia, di Macchia a Circello, Altilia a Sepino. Ancora, la zona di Cellarulo e l’Anfiteatro Romano, Aequum Tuticum di Ariano Irpino, Montegiove a Buonalabergo e Casalbore.
BENI NATURALI – Accanto agli aspetti culturali c’è anche la valorizzazione delle risorse naturali come l’acqua, intesa sia come fonte di vita che come ostacolo naturale lungo le strade. Ad essa, infatti, si legano moltissime emergenze architettoniche presenti ancora sul territorio come fontane, pozzi e acquedotti antichi. In particolare il ponte Leproso, quello di Annibale, e il Latrone, ma anche il ponte Rotto, quello delle Chianche a Buonalbergo e il Santo Spirito a Montecalvo Irpino.
PASSATO E PRESENTE – Non solo antichità, ma anche modernità: il progetto prevede anche la riqualificazione di tratti ferroviari dismessi. Un viaggio ideale dai percorsi pedonali medioevali a quelli ferroviari moderni. Ad esempio il tratto ferroviario dismesso Bosco Redole – Benevento che abbracci numerosi comuni lungo la direttrice ferroviaria Benevento-Bojano. Per la linea si propone un collaborazione con la Fondazione Fs. La proposta prevede anche l’adozione di forme di mobilità sostenibile come cilcoturismo e auto elettriche per ridurre anche l’impatto sui luoghi meta dei visitatori sugli antichi sentieri di pellegrinaggio quali la via Francigena e la via Sacra Longobardorum.
L’AREA INTERNA DELL’APPENNINO – L’intento progettuale, quindi, è quello di definire percorsi di sviluppo e crescita turistico–culturale configurando una nuova “destinazione turistica” unica. In sostanza, la volontà è quella di creare – almeno turisticamente – l’area interna del territorio appenninico. Una porzione di Italia che vanta risorse culturali uniche, attualmente non tutelate e valorizzate, ma che hanno la potenzialità per divenire un polo attrattivo a livello nazionale unendo anche l’eccellenze enogastronomiche presenti.
Si tratta di una sorta di museo diffuso. Un progetto che, se sarà approvato, potrebbe finalmente dare vita a quel brand territoriale che le aree interne della Campania inseguono da sempre. Un primo passo concreto per l’ingresso del Sannio e dell’Irpinia nei circuiti turistici che contano e che per ora restano appannaggio esclusivo della fascia costiera.