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Degrado in centro storico, le proposte di Scarinzi (M5s) per il futuro

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“Da abitante del centro storico di Benevento, vanamente impegnata (ma non rassegnata, soprattutto ora che c’è il M5S in campo) per anni in un tentativo di interlocuzione con l’Amministrazione rivelatasi sorda al grido di dolore di chi vede le pietre e i luoghi amati spesso vandalizzati in una “movida” spesso totalmente fuori controllo, sento il bisogno, ancora una volta di tornare sulla questione con delle proposte operative”. Così in una nota Concetta Scarinzi, candidata al Consiglio Comunale di Benevento per il Movimento Cinquestelle.

“Il centro – aggiunge nella nota – deve esprimere più funzioni per il suo rilancio, non solo centro di servizi, soprattutto deve recuperare la sua funzione residenziale, commerciale e artigianale. Aspetti che coniugati a quelli ambientali, storici, artistici e archeologici possono rivitalizzare la sua monumentalità risanando una volta per tutte una potenziale ricchezza di Benevento.

A tal proposito è necessario che il centro storico venga considerato come un corpo unitario con funzioni e problematiche specifiche che meritano interventi ad hoc.

La giunta Pepe-Del Vecchio nulla ha fatto in tal senso. Negli ultimi 10 anni, infatti, non si è visto alcun intervento pubblico volto a migliorare o a tentare di risolvere le numerose problematiche emerse.

Premesso che in tutte le città europee, di qualunque dimensione, si cerca di salvaguardare il nucleo urbanistico più antico per il valore che esso assume di testimonianza della civiltà e quale prova del legame delle generazioni con le proprie radici, a Benevento in particolare, – prosegue Scarinzi – sembra che il centro storico si sia trasformato negli ultimi dieci anni in un gigantesco monumento all’inciviltà.

Degrado e sporcizia lo rendono invivibile, assediato com’è dalle automobili sia dei residenti che dei non residenti in barba alla Z.T.L. esistente su entrambi i lati del Corso Garibaldi, unica zona pedonale e salotto buono della città. La sera, poi, all’assedio delle automobili si aggiunge l’invasione di migliaia di giovani che da anni ormai lo hanno eletto a luogo preferito per trascorrervi le ore serali e notturne con un bicchiere in mano, in piedi ed al freddo fuori dai bugigattoli che ospitano i numerosissimi locali che “animano” la zona “sparando” musica ad altissimo volume.

La vita dei residenti è difficile: danni alla salute per l’inquinamento acustico e la perdita di sonno; danni alle cose per l’imbrattamento delle facciate delle case e delle automobili; danni alla sede stradale per il dissesto della pavimentazione; danni all’immagine stessa dei luoghi di pregio e di rilevanza storico/architettonica degradati dalle tracce che la numerosa utenza lascia al suo passaggio.

L’Amministrazione comunale è rimasta sempre sorda alle lamentele che i cittadini, attraverso i Comitati di Quartiere, hanno elevato in moltissime occasioni di incontro/scontro. Che fare? Prima di tutto risolvere il problema della mobilità da e per il Centro limitando ancora di più l’accesso dei veicoli, facendo rispettare il vincolo già esistente di Z.T.L.

A questo proposito sarebbe necessario istituire un servizio di navette con piccoli BUS elettrici che, stazionando in alcune delle piazze principali del Centro Storico come ad esempio Piano di Corte, collegassero lo stesso con il vicino Terminal degli Autobus Extraurbani accanto al quale andrebbe creato il Terminal degli autobus Urbani.

Si potrebbe incoraggiare l’uso di tali mezzi di collegamento mediante una city card riservata tanto ai residenti quanto ai turisti che includa il diritto all’uso di tutti i mezzi pubblici urbani con sconti anche sul prezzo del biglietto dei musei e convenzioni con ristoranti ed alberghi della zona. È fondamentale – continua nel comunicato – riqualificare tutta l’area mediante il rifacimento o la sistemazione della pavimentazione stradale ed il recupero degli edifici fatiscenti attraverso un sistema di incentivi o disincentivi nei confronti dei proprietari. Bisognerebbe adottare di piani di colore e di rimozione di tutte le sovrastrutture che rendono più brutta la nostra città quali tende, antenne, gazebo, insegne e quant’altro. Anche se la cosa potrebbe apparire impopolare, urge contenere o ridurre le licenze per i pubblici esercizi bloccando la concessione di quelle per locali notturni e favorendo il ritorno delle piccole botteghe artigiane quasi completamente scomparse. Siano i benvenuti i ristorantini tipici, le sale da thè, le librerie, i teatri e tutto quanto può favorire un progresso mentale e culturale dei fruitori del centro storico e non una mera e deleteria attività ricreativa che nulla costruisce e tutto distrugge.

Probabilmente – conclude Scarinzi – la politica nostrana ha preferito il laissez faire come forma di controllo sociale nei confronti di migliaia di giovani che alla movida becera praticata nei vicoli degradati non trovano evidentemente valide alternative. A subirne il danno sono stati tutti i cittadini, non solo residenti. Come si fa a parlare di rilancio del turismo con queste premesse? Il M5S è pronto a produrre una piccola rivoluzione che tenga insieme due esigenze: riqualificare seriamente la zona e tutelare il benessere dei residenti”.

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