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Cinghiali, Aceto (Atc): “Nel Sannio presenza abbondante, ma non è emergenza. Presto il Piano di controllo specie”
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Un censimento capillare dei cinghiali presenti nel Sannio. E’ questo l’obiettivo principale dell’Atc di Benevento che sta lavorando alla realizzazione di un Piano di controllo della specie. Un’azione importante che servirà a tutelare gli agricoltori, che restano le principali vittime, e poi l’incolumità dei cittadini.
Ntr24 ha voluto approfondire la questione, legata alla presenza dei cinghiali, anche in seguito ad alcune segnalazioni di avvistamenti avvenuti alle porte della città e in particolare in contrada Piano Morra.
Una situazione, però, che non deve allarmare – secondo il presidente dell’Ambito territoriale di caccia, Gianluca Aceto -, visto che al momento non è presente alcuna criticità per quanto riguarda eventuali aggressioni alle persone.
“Siamo consapevoli – ha spiegato – che c’è una presenza abbondante degli animali sul territorio, ma al momento non c’è nessuna emergenza. Ad ogni modo, stiamo mettendo in campo delle azioni mirate che ci porteranno, per l’inizio del nuovo anno, alla realizzazione di un Piano di controllo”.
La percezione di una maggiore presenza dei cinghiali, anche alle porte della città, può essere spiegata da diversi fattori. Bisogna considerare, infatti, che questi animali sono stanziali: non amano spostarsi dalla loro zona di pascolo.
L’arrivo nei pressi dei centri abitati, dunque, può essere spiegato dalla ricerca di acqua o dai numerosi incendi estivi che inducono gli animali ad abbandonare le aree boschive. Altra causa è l’azione dei bracconieri e dei cacciatori fuori stagione. Questo cambio di habitat, però, non comporta solo il cambio delle abitudini del cinghiale, ma anche nuovi danni alle culture che gli animali incontrano durante il loro viaggio. Anche per questo, resta fondamentale l’azione di prevenzione degli imprenditori agricoli, per la quale sono stati già stanziati 35mila euro.
In settimana è previsto un summit in Regione per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda. “C’è bisogno – ha spiegato Aceto – che tutti gli Enti facciano la loro parte, in primis Palazzo Santa Lucia”. Intanto, si fa strada una nuova proposta che potrebbe tramutare il problema in una risorsa per il territorio.
L’intervista nel servizio video.