Salute
S. Alfonso de’ Liguori, Di Guida contro l’accorpamento con il “Rummo”: “L’ospedale di Sant’Agata è una risorsa per il Sannio. Sia invece potenziato”
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Il direttore sanitario del Presidio Ospedaliero Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Sant’Agata de’ Goti, Pasquale Di Guida, risponde con una nota alla proposta rilanciata di Guido Quici, vice presidente Nazionale Vicario della CIMO-ASMD, di istituire un’unica Azienda Ospedaliera Provinciale costituita dai due presidi “Rummo” e “Sant’Alfonso de’ Liguori” con la finalità di evitare la chiusura del secondo ma, soprattutto, con il principio di una condivisione del percorso assistenziale dei pazienti acuti.
“Si ripropone sulla stampa, a cura dell’amico Quici, la tesi sostenuta dalla CIMO-ASMD dell’accorpamento del P.O. di Sant’Agata de’ Goti con l’ A.O. “ G. Rummo “ ovvero la realizzazione di una Azienda Ospedaliera unica. Repetita iuvant. Caro Guido non ci siamo! Eppure avevi promesso: “Condivido appello all’unità, sosterrò la difesa dell’Ospedale di Sant’Agata de’ Goti“. Era appena il 24 giugno scorso, quando i lettori estivi furono distratti da una nostra querelle sull’opportunità di accorpare o meno le due strutture sanitarie. Alla fine convenivamo che la questione era da porre sul tavolo regionale, ciascuno per le proprie competenze.
Come ha fatto provocatoriamente il Sindaco della cittadina santagatese che ha posto un problema: ma perché la Regione dissipa i soldi pubblici e realizza un ospedale così importante (unico nuovo presidio ad essere inaugurato nel decennio in Campania tra i tanti promessi e costruendi) per poi destinarlo ad una lenta agonia? Proviamo tutti insieme, dice, a spiegare alla Regione che l’ospedale non è di Sant’Agata de’ Goti ma di tutto il Sannio! Ovvero sbracciamoci per potenziarlo come ci chiedono i nostri concittadini che ne usufruiscono (nel 2013 tra tutti i casi trattati – PS, degenze, ambulatori, Day Hospital, Day Surgery, Day Service etc – sappi che circa 25.000 pazienti hanno ricevuto le nostre cure con un indice di contenzioso irrilevante ) e tu, per tutta risposta, ritorni sulla questione: accorpiamolo!
Abbiamo inaugurato il presidio nell’anno 2010 con 72 pl operativi. In queste tre anni – coesi con il Management – le maestranze con sacrificio e senza incentivi, in “ isorisorse”, come si suol dire, hanno consentito l’attivazione di altri 18 posti letto per complessivi 90 pl e se la Regione non avesse reiterato il blocco dei trasferimenti quest’anno avremmo spalancato anche le porte della Rianimazione. Da soli e con ulteriori sacrifici. E tu sostenendo la nostra difesa proponi: incorporiamolo!
Caro Guido lasciaci perdere! La provocazione del Sindaco andava raccolta, ma non nel senso di sopperire le carenze dell’ A.O. con carne fresca, bensì nel richiamare la Regione alle sue responsabilità e rafforzare un patto con i cittadini sanniti, che rischiano di essere scippati di un loro diritto: alla salute. Come ti precisavo in estate, è questa la vera partita da giocare, tutti insieme: più salute per il Sannio! Senza vis polemica, spero di essere stato chiaro”.