Sindacati
Trasporti, l’ira dei sindacati per il taglio delle corse Benevento-Napoli: “Ennesimo oltraggio al territorio”
Ascolta la lettura dell'articolo
L’estate calda dei trasporti era iniziata con uno sciopero lo scorso 6 giugno quando per due giorni si fermarono i lavoratori dell’Eav Bus, l’azienda di trasporto campano che collega il Sannio al capoluogo partenopeo, fallita a novembre 2012 ed ora in cerca di un acquirente.
Ed in attesa di conoscere il 12 luglio l’esito della gara d’affidamento del ramo d’azienda, si è aperto un nuovo fronte di tensione.
L’annuncio del taglio di due corse delle 19.20 Benevento-Napoli e delle 21 da Napoli per Benevento via Valle Caudina ha scatenato l’ira dei sindacati per i quali “queste riduzioni non fanno altro che aggravare la già critica situazione dei trasporti sul territorio”.
In pratica l’ultimo autobus per il rientro da Napoli verso il capoluogo sannita e i paesi dalle Valle Caudina è alle 17. Orario non particolamente utile – sottolineano i sindacati – alle esigenze di pendolari e semplici viaggiatori.
Non piace neppure la soluzione proposta dall’Eav Bus, ovvero il passaggio per Caserta della corsa delle 6.30 da Benevento per Napoli e della corsa delle 16.30 da Napoli per Benevento.
In questo modo, secondo il sindacalista della Cgil Carlo Finozzi “gli utenti si troverebbero ad affrontare un viaggio inenarrabile e difficoltoso, in un periodo climatico non certo favorevole”.
Per scongiurare soppressioni e tagli, i sindacati hanno fatto appello a tutte le istituzioni dalla Provincia, alla Regione al Prefetto di Benevento affinchè venga convocato al più presto un tavolo di concertazione.
“Le organizzazioni sindacali, – sottolineano in una nota congiunta la Fit Cgil e la Fit Cisl – in tutte le rappresentanze e a tutti i livelli, hanno evidenziato e cercato di evitare questo ennesimo oltraggio alle popolazioni che vivono e utilizzano questi servizi, ma tutto sta procedendo indisturbato nel silenzio generale e nell’indifferenza totale, fatta eccezione per la Provincia di Benevento che sta cercando di trovare un tavolo comune con azienda, Regione Campania e forze sociali per tentare di conseguire una conclusione non svantaggiosa e dannosa per il territorio.
È arrivato il tempo in cui ognuno deve prendersi le proprie responsabilità e l’onere di difendere un territorio e i suoi cittadini per un diritto inalienabile e irrinunciabile”.