POLITICA
L’avanzata dei renziani che non sono nel PD. Mortaruolo: “Pronto al dialogo”. Ma restano situazioni da chiarire
Ascolta la lettura dell'articolo
Nelle cronache politiche che analizzano le vicende del centrosinistra, in questi giorni a tenere banco è sempre lui: Matteo Renzi. Ma forse ancor più del sindaco di Firenze, a suscitare interesse sono soprattutto i suoi sostenitori. Anche nel Sannio, come nel resto del Paese, i supporters del “rottamatore” aumentano e si organizzano, creando però di fatto due correnti: una renziata interna al PD, che trova, per esempio, in Antonio Iesce un punto di riferimento; l’altra, riunita nell’associazione Big Bang Sannio, che si presenterà ufficialmente alla stampa lunedì, trova tra le sue fila alcuni scontenti o i fuori usciti del Partito Democratico. Per capire l’aria che tira nella sede di Corso Garibaldi, abbiamo intervistato il segretario provinciale del PD Erasmo Mortaruolo.
Segretario cosa sta succendendo all’interno del PD, è possibile una scissione dei renziani? Cosa pensa dei fuoriusciti del PD che ora seguono Renzi, per esempio a Francesco Nardone?
“Non credo che ci siano spaccature all’interno del partito. Guardo all’associazione con attenzione, che gravita nel centrosinistra, come dichiarato sugli organi di stampa. Nella famiglia dei progressisti e riformisti se c’è un’associazione in più non è una cosa assolutamente cattiva. Non credo ci saranno spaccature. Tanti renziani sono già nel PD”.
Francesco Nardone ha dichiarato alla stampa che loro saranno presenti al congresso del PD. Cosa ne pensa?
“Perchè no. E’ positivo il confronto, il dialogo fa sempre bene”.
Uno degli argomenti su cui si dovra incentrare il dialogo è sicuramente la posizione di Francesco Nardone. Democratico convinto, tanto da essere candidato dal PD alle regionali del 2010, abbandonò poco dopo la casa dei democrat, spostando il suo baricentrico politico in Sud Innovazione e Legalità, che, con il Patto istituzionale per il territorio, candidò a sindaco contro Pepe nel 2011 il padre Carmine Nardone, con l’appoggio di Viespoli e Mastella. Oggi Sil è un gruppo di opposizione all’amministrazione di centrosinistra e al sindaco del PD.
In attesa che renziani ortodossi e non si chiariscano, restiamo sempre a Palazzo Mosti. Pochi giorni fa è stata presentata la nuova squadra ridisegnata dal sindaco. Una decisione presa dal primo cittadino, senza interferenze del partito, sostiene il segretario provinciale.“Abbiamo cercato di dare una mano, senza condizionare il sindaco. Ha compiuto l’operazione che a suo modo di vedere era utile per la città di Benevento, mi auguro che sia davvero così. Credo che questa Giunta stia facendo bene, malgrado le poche risorse che ha. Sono convito che il sindaco arriverà fino a fine mandato”.
Se il Sindaco applicherà lo stesso principio della scelta dei tecnici anche per le partecipate? In fondo ha detto che vuole rivendere anche quelle?
“Il sindaco decide, il quadro normativo gli concede libertà di scelta. Se vorrà applicare dei correttivi sulle società partecipate, è libero di farlo.”
Il partito quindi non dirà nulla. Non teme mal di pancia?
“I partiti devono dare una mano ed essere a fianco delle amministrazioni. Condizionarli nel merito, non nella scelta dei nomi”.
Erika Farese