Elezioni 2013, l’in bocca al lupo del presidente Cimitile ai candidati sanniti

All’avvio dei lavori del Consiglio provinciale di Benevento di oggi 25 gennaio 2013, il presidente della Provincia Aniello Cimitile ha pronunciato un discorso di “in bocca al lupo” ai candidati sanniti alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio 2013. Questo il testo del discorso.

“Ora che è finalmente terminato il rito contorto e tormentato del processo di formazione delle liste per le prossime elezioni politiche, voglio esprimere, per modesto che sia, il mio augurio di buon lavoro a tutti i candidati della nostra provincia e, qualunque sia la parte politica e la lista nella quale sono collocati, a tutti auspico il classico in bocca al lupo, nella speranza che la loro elezione sia ricercata non per ambizioni ed interessi personali, ma per contribuire a mettere al primo posto il bene comune e gli interessi generali del Paese.

Credo che nessuno vorrà accusarmi di abuso di posizione se esterno il bisogno di rivolgere un particolare e più intenso ringraziamento ed augurio a tutti quei candidati che hanno svolto e svolgono attività politica ed amministrativa nella Provincia di Benevento e nei suoi organi istituzionali: parlo dei consiglieri Catello Di Somma, Luca Ricciardi, Lucio Rubano e degli assessori Gian Vito Bello e Annachiara Palmieri.

Sono fermamente convinto che ognuno di loro vorrà e cercherà, oggi, di portare in questa campagna elettorale impegno, qualità e contributi di alto valore, a tutti loro auguro di poterlo poi fare nel Parlamento italiano.

Colgo l’occasione per dire che, così come non ho esitato in questo saluto particolare, così come non mi sottrarrò sul piano personale a sostenere le mie idee e la mia parte politica, in maniera altrettanto ferma e decisa opererò perché l’istituzione Provincia e la sua attività amministrativa resti rigorosamente e totalmente estranea alle vicende elettorali.

Lungo l’arco di questa consiliatura abbiamo avuto numerose consultazioni elettorali (Europee, Regionali e Comunali), credo di poter dire in tutta coscienza di aver sempre garantito, con l’aiuto di tutti voi, l’assenza di qualsiasi interferenza elettorale da parte dell’Amministrazione Provinciale, né mi risulta che siano stati sollevati da questo punto di vista dubbi o obiezioni.

Continueremo su questa strada senza esitazioni o cedimenti. Voglio anche rivolgere il mio pensiero a quei parlamentari in carica che oggi non sono candidati: a loro va il ringraziamento per il lavoro che hanno svolto in condizioni difficili e di profonda crisi economica, politica e sociale del nostro Paese; sono sicuro che per alcuni di essi si apre la prospettiva di mettere in altre forme le proprie competenze a disposizione del Paese. Nelle passate settimane ho avuto modo di ringraziare direttamente gli onorevoli Costantino Boffa e Mario Pepe.

Lasciatemi fare altrettanto verso i senatori Pasquale Viespoli e Cosimo Izzo che in questi anni hanno, fra l’altro, sempre garantito elevati livelli di cooperazione istituzionale ed interlocuzione programmatica con questa Provincia.

Non posso non esprimere la preoccupazione che queste elezioni possano vedere una forte riduzione, quantomeno sul piano numerico, della rappresentanza parlamentare parlamentare del nostro Sannio.

Se questa riduzione fosse frutto di un giudizio e di una scelta popolare ne prenderemmo atto con spirito democratico, ricercando le ragioni di una incapacità di rappresentanza dei nostri territori; ma sappiamo che così non è, e che, grazie a questa legge elettorale, sono purtroppo i partiti, anzi le oligarchie politiche e i signori delle liste, a determinare quella che potrebbe essere una drastica perdita di voce del nostro territorio.

Questa considerazione aumenta in modo rilevante la responsabilità di quanti rappresenteranno il nostro Sannio nel prossimo Parlamento, a cominciare da quelli che, per la posizione occupata nelle liste in cui sono candidati, sono da considerarsi come quasi sicuramente eletti; penso, ad esempio, all’onorevole Nunzia De Girolamo e all’onorevole Umberto Del Basso De Caro.

Sono sicuro che, pur nella rilevanza degli impegni nazionali ai quali saranno sicuramente chiamati, vorranno e sapranno garantire collegamenti ed interazioni forti col nostro territorio, con le sue istituzioni e le sue popolazioni.

L’ultima considerazione vorrei rivolgerla ai contenuti di questa campagna elettorale. Io credo che avvertiamo tutti l’esigenza di ridare alla politica dignità e primato, che tutti avvertiamo la necessità di un profondo cambiamento, di una svolta che porti il nostro sistema politico fuori dalle degenerazioni e dalla profonda crisi di idee, di valori e di rappresentanza in cui è caduto.

Abbiamo bisogno di una nuova politica e di personale e strutture che ad essa restituiscano credibilità, autorevolezza e missione di servizio sociale. Ma per fare ciò è necessario che non si consumi una campagna elettorale fatta unicamente di denunce e di contrapposte difese, anche dell’indifendibile.

Abbiamo la necessità di non strillare slogan e scegliere temi di discussione sulla base della probabilità di ottenere grandi titoli ed evidenze medianiche, di stimolare istinti e sentimenti demagogici e populisti. Dobbiamo riuscire a discutere dei grandi e veri problemi che abbiamo davanti.

Che venga alla ribalta un confronto serio ed approfondito su cosa e come fare per aprire una fase di crescita economica e nuovo sviluppo sociale; di come fare per produrre molto e buon lavoro, per rinnovare e dare fiato alle nostre imprese con l’innovazione tecnologica e la ricerca, con nuove opportunità di accesso al credito; per avviare finalmente una serie di riforme a cominciare da quelle della politica (legge elettorale, partiti, forme e luoghi nuovi della politica, e loro rapporto con le istituzioni), delle istituzioni (Parlamento, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni), della ormai urgentissima riforma della giustizia (tempi brevi, certezza della pena); di come fare, non per demolire lo stato sociale, ma per rinnovarlo e costruirne uno più moderno ed avanzato, che garantisca un più elevato ed equilibrato livello di giustizia sociale.

Si potrebbe continuare a lungo, ma credo il messaggio che voglio trasmettere sia chiaro. E voglio concludere anche richiamando alla massima attenzione verso i fenomeni nuovi e le nuove forme di espressione e presenza politica che si stanno proponendo, spesso in forma di radicale protesta, contestazione e nuova proposta; nessuno dimentichi che le istanze di giustizia e rinnovamento profondo emergono spesso della realtà in forme necessariamente dirompenti, soprattutto quando con quella realtà ed i bisogni che esprime si è consumata una profonda frattura, a partire dalla sacrosanta rivendicazione di pulizia, trasparenza, legalità, di lotta al malcostume ed alle degenerazioni nella gestione della cosa pubblica.

Auguriamoci tutti che il processo democratico che vivremo da qui a febbraio, ci consegni un Paese capace di riprendere il cammino dello sviluppo e del progresso, e che consegni ai nostri giovani un presente migliore, speranza e possibilità di credere e costruire nel futuro”.