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Le rocce di Marte: all’UniSannio lo scienziato David Bish presenta i risultati della missione Curiosity
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Il Prof. David L. Bish, lo scienziato americano a capo dell’equipe che ha progettato lo strumento in dotazione alla missione curiosity che identifica i minerali presenti su Marte ha presentato, all’Università degli studi del Sannio, i primi risultati raccolti dal Rover Curiosity.
La sonda che è giunta sul pianeta rosso lo scorso 6 agosto, dopo un viaggio lungo nove mesi, sta raccogliendo i minerali presenti nel suolo e nelle rocce di Marte. I reperti sono stati analizzati dallo strumento CheMin, abbreviazione di Chimica e Mineralogia, che attraverso un sofisticato sistema di diffrazione e fluorescenza di raggi X sta restituendo un analisi dettagliata della composizione del suolo e dell’atmosfera marziana.
Ma le ricerche scientifiche su Marte sono solo al principio. Per ora – spiega Bish – stiamo analizzando solo la superficie del pianeta. Molto presto, infatti, gli scienziati della Nasa saranno in grado di studiare anche parti di suolo a profondità maggiori.
Un procedimento che dovrebbe aiutare a capire meglio la storia geologica del pianeta rosso e magari chiarire aspetti legati alla presenza di forme di vita.
L’incontro con il professore Bish rappresenta soprattutto un’esperienza formativa importante per gli studenti della facoltà di geologia dell’UniSannio, ha sottolineato Alessio Langella docente di mineralogia dell’Ateneo sannita.