POLITICA
I giovani e la politica: quali saranno le future classi dirigenti?
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C’era una volta la politica, una bella favola a cui oggi nessuno crede più. C’era una volta una classe dirigente. Ed oggi? Siamo passati attraverso la prima, la seconda e la terza repubblica, ma da chi sarà composta e come sarà la futura classe dirigente chiamata a governare questo paese? A questa domanda si è cercato di dare una risposta nel corso del secondo incontro a Sant’Agata dei Goti del Piccolo Festival della Politica.
A confrontarsi sul tema un parterre di esponenti di una nuova classe dirigente, con un’età dai 30 ai 40 anni, come Giampiero Zinzi, commissario regionale Udc in Campania; Marco Pugliese, coordinantore regionale Grande Sud, Arturo Scotto, segretario di Sel in Campania, Gianmario Mariniello, coordinatore nazionale Generazione Futuro, Guglielmo Vaccaro, commissione Finanze della Camera. La loro esperienza è il simbolo che qualcosa nella politica sta cambiando, che le solite facce potranno un giorno essere sostituite.
In Italia vantiamo il triste primato di avere una classe dirigente vecchia. Da qui la domanda se è possibile fare politica per tutta una vita, o ad un certo punto è necessario fermarsi e dire basta. Per l’on. Vaccaro il tempo ideale per fare politica attiva sono 15 anni. Poi largo ai giovani. La necessità di un cambio generazionale è un argomento dibattuto in modo bipartisan sia a destra che a sinistra, che al centro. I giovani hanno voglia di affermarsi. E qualcuno ci è riuscito, come Giampiero Zinzi, a 29 anni già coordinatore regionale dell’Udc.
Al centro del dibattito politico di questi giorni le elezioni e la nuova legge elettorale. Um momento importante per un ricambio della classe dirigente. Ma i “dinosauri” della politica accetterano di farsi da parte e lasciare spazio ai giovani? “Una sfida difficile”, commenta il coordinatore nazionale di Generazione Futuro, la componente giovanile di Fli, “ad oggi la legge elettorale, ma anche l’organizzazione interna ai partiti, rendono difficile l’ascesa in politica dei giovani”.
Se nei partiti storici, che hanno, con varie trasformazioni di simboli e nomi, attraversato la storia della repubblica italiana, è caldo il dibattito sul rinnovamento, nelle formazioni politiche di più recente nascita, il fuoco del ricambio generazionale e di idee è più vivo che mai. E’ il caso del partito di Nichi Vendola, Sinistra Ecologia e Libertà, che sta crescendo anche nel Sannio grazie al supporto di una classe politica giovane.
Una voglia di riscatto che parte dal meridione, quella invece del partito che fa capo a Gianfranco Miccichè, Grande Sud. Unire una buona politica e una buona classe dirigente, è per il coordinatore della Campania, Marco Pugliese, la ricetta per riuscire a superare i problemi che attanagliano il nostro paese. Il Piccolo Festival della Politica continuerà con la terza giornata nella quale si affronterà il tema del perchè i cittadini hanno smarrito la fiducia nella politica.