Salute
De Lorenzo: “Sospensione del primario di Pneumologia, segnale forte ma non basta”
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Il dottor Giuseppe De Lorenzo appresa dai giornali la notizia che la commissione disciplinare dell’A.O. "Rummo" ha proposto la sospensione per un mese dall’attività professionale del primario della divisione di pneumologia, Mario Del Donno, in merito al mancato ricovero della bimba affetta da tubercolosi, ha scritto:
“Potrebbe essere una ulteriore vittoria la mia, così, però, non è. Ho provato solo una profonda tristezza anche perchè c’è stato, il che è gravissimo, chi, mistificando il vero e spostando l’obiettivo, ha cercato, in modo subdolo ed disumano, di tentare, non riuscendoci, di prendersi rivincite pregresse.
Così non è stato.
In questo momento, – prosegue De Lorenzo – nell’abbracciare la piccola e la mamma, cui sono legato come ai miei familiari, che hanno fatto ritorno a casa, avverto il dovere di precisare, qualora ce ne sia bisogno,
che, presso l’ospedale "Rummo", ho trascorso una vita intera e con tutti i colleghi, alcuni, purtroppo, non ci sono più, ho avuto un rapporto bellissimo.
Ecco perchè l’episodio che si è verificato esula dall’abituale condotta di vita. Lì, è concentrato tutto il mio mondo dal giorno in cui, ormai lontano, fresco di laurea, vi giunsi timido ed inesperto. Ancora oggi, inizio la mia gioranata gustando il caffè con gli addetti alle pulizie e gli infermieri. Poi, l’incontro quotidiano con i miei medici che mi colmano di affetto. Questo è l’ospedale che conosco. Non quello di chi si trincela dietro il codice rosso, verde o..turchino.
Quello della commissione disciplinare è, comunque, un segnale forte ed induce a riflettere. Non poco.
La vicenda, tuttavia, per il rispetto che nutro per la quotidiana sofferenza umana, non può concludersi qui. Chi ha mistificato la realtà deve pagare. Pretendo che la magistratura stabilisca ogni cosa e valuti se il ricovero dello zio della piccola fu improprio o no. Sono necessarie altre risposte a corollario di questa triste vicenda”.