Marsec, approvate le modifiche allo statuto

Il Consiglio provinciale di Benevento, riunito stamani sotto la presidenza di Giuseppe Maria Maturo ha provveduto ad approvare le Modifiche allo Statuto della Società Marsec Spa, a seguito della gara pubblica per la vendita del 49% di quote Societarie. L’argomento è stato votato per appello nominale con 1 astenuto (Capocefalo) e 18 favorevoli.

Il provvedimento è stato introdotto da una relazione del consigliere provinciale Aurelio Bettini, il quale ha svolto una cronistoria sulle vicende che hanno portato alla individuazione del socio privato che acquista il 49% delle azioni Società “in house”, ancora oggi interamente partecipata dalla sola Provincia di Benevento, e che si occupa del monitoraggio del territorio mediante il telerilevamento satellitare. Proprio il fatto che la Società fosse interamente partecipata dalla Provincia, ha ricordato Bettini, imponeva, ai sensi della Legge finanziaria, che non potesse svolgere i propri compiti al di là dei confini del Sannio, pur avendo stretto accordi con prestigiosi committenti. "L’arrivo del Socio privato, ha ricordato Bettini, impone la modifica dello Statuto perché vengono a mutare alcune condizioni operative, in particolare quelle più importanti concernono proprio la libertà di intervento sul territorio senza vincoli di confini amministrativi. Un’altra modifica importante dello Statuto, ha spiegato Bettini, l’istituzione della figura dell’amministratore delegato". Bettini ha ricordato che la delibera del Consiglio provinciale fa seguito ad altri interventi dell’Assemblea che ha approvato negli anni passati prima il Piano di risanamento economico nel 2000 e poi la messa in vendita delle quote per il 49% del totale. La relativa gara ha visto la partecipazione di una sola offerta. "Entro i prossimi due giorni, ha aggiunto Bettini, con l’intervenuta approvazione da parte del Consiglio, si procederà alla approvazione definitiva delle procedure di gara, alla sottoscrizione degli atti davanti al Notaio e al materiale versamento delle quote. E’ questo il momento giusto per agire sullo Statuto anche grazie alle iniziative di controllo e verifica del Consiglio per il bene della stessa Società. Nel 2009 si era sul punto di portare i libri contabili al Tribunale per la proposta di fallimento, ma si è invece riusciti ad invertire la tendenza e a risanare l’Azienda tanto che il privato, che ha acquistato le quote, ha riconosciuto la bontà dell’intervento a suo tempo effettuato. Il nostro compito tuttavia nel Marsec non è finito anche perché il modello che abbiamo seguito con questa Società debba essere esportato anche per altre Aziende pubbliche e non solo in questo Sannio”. Il privato acquisterà azioni per circa 130mila Euro oltre a promettere 2 milioni di investimenti nel prossimo futuro.

Sull’argomento hanno richiesto chiarimenti i consiglieri Capocefalo e Di Somma.

Il Consiglio ha quindi ratificato la deliberazione della Giunta n. 405 del 29/11/2011 ad oggetto: “Variazione urgente al bilancio di previsione 2011 e suoi allegati e variazione al piano esecutivo di gestione”, su relazione degli assessori Giovanni Bozzi e Gianluca Aceto.

Il provvedimento costituisce la presa d’atto dell’assegnazione da parte della Protezione Civile di 2,9 milioni di euro per tutte le operazioni di capping (una sorta di “cappuccio”) alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, nonché di altri 5,5 milioni di euro per la gestione della stessa discarica post mortem discarica. I fondi da tempo previsti, ma solo ora assegnati alla provincia dovranno essere affidati alla stessa Società Daneco che oggi controlla l’impianto. E’ stato fatto tuttavia rilevare dagli assessori e dallo stesso Presidente Cimitile che purtroppo il problema della gestione delle discariche presenti sul territorio non potrà certo ritenersi risolto con questa assegnazione di risorse che è pari a un po’ meno della metà di quelle stimate.

Sulla vicenda delle discariche e sulla abolizione delle Province si è svolto quindi un ampio dibattito che ha visto la partecipazione dei consiglieri Mazzoni, Ricciardi, Ricci, Izzo, Rubano, concluso dall’intervento dello stesso presidente Cimitile, che ha annunciato iniziative, d’intesa con l’Unione delle Province d’Italia, per scongiurare l’abolizione delle Province.

Il Consigliere Ricciardi ha ricordato il senso di responsabilità della opposizione che consente la prosecuzione dei lavori, in considerazione della oggettiva importanza degli argomenti in discussione,mentre la maggioranza è sempre alla prese con i numeri che ci sono e non ci sono. Sulla variazione di Bilancio, Ricciardi ha detto di voler restare vicino alle popolazioni interessate; naturalmente senza le risorse non si può far nulla per cui va bene che ce ne siano altre e più forti perché quel problema discarica rappresenta un fardello enorme del nostro territorio, non solo quando sono attive ma anche quando vengono chiuse.

Il Consiglieri Ricci ha voluto dare atto alla opposizione che è al lavoro con la maggioranza per licenziare argomenti importanti per la comunità sannita. Spesso, ha detto Ricci, le Assemblee elettive riescono sempre meno ad essere rappresentative ed è una cosa che finisce per danneggiare la democrazia e favorire quella tendenza di anti-politica se non addirittura di scontro, che la cosiddetta società civile poi finisce per nutrire per la politica in generale, favorendo la separatezza fra rappresentanti e rappresentati.

La Consigliera Mazzoni ha detto di essere lieta di essere presente in Aula per discutere di vicende importanti, visto che è stata accusata di essere assenteista. “Svolgo un ruolo al Parlamento Europeo che non mi consente di lavorare come vorrei in questa Aula. Non vorrei che l’attuale situazione ci spingesse ad un sentimento pessimistico: non perdiamo la speranza. Vista questa presa di coscienza responsabile fatta da Ricci, mi permetto di fare un appello alla maggioranza, anche in nome della battagli tesa a salvare l’Ente Provincia e ad aprire una “vertenza Sannio” per recuperare una nostra progettualità: l’Ente provincia è l’unico ente deputato a svolgere un ruolo di sintesi per portare ai livelli superiori una proposta di territorio. Facciamo una battaglia per il Sannio senza dividerci”.

Il Consigliere Rubano ha rilevato che lo scollamento della maggioranza si registra anche in altre Assemblea, ma ciò avviene sempre per interessi, piccoli o grandi, su questioni dove non si riesce a trovare un accordo: “ma alla Rocca qua c’è solo un senso di lassismo, di una non contezza della responsabilità. Ecco perché poi non abbiamo argomenti per difenderci quando i cittadini dicono che siamo inutili. L’augurio è quello di riuscire a trovare un modo serio per portare a termine questa Consiliatura e far sì, se dovesse passare questa scelleratezza della abolizione delle Province, ma facciamo in modo che qualcuno potrà dire: però, effettivamente qualcosa pure la facevano”.

Il Consigliere Capocefalo ha chiesto una Conferenza permanente per “Salviamo il Sannio”. “Gli atteggiamenti di chiusura politica non fanno bene, specie in questo momento che vive l’Italia: noi dobbiamo fare uno sforzo comune, in particolare sulle tematiche del lavoro. Se noi non lasciamo un segno, faremo una brutta figura. Dobbiamo fare una conferenza per una valutazione globale, con concretezza sulle reali tematiche. Bisogna valorizza il ruolo del consigliere, dando un segnale all’opinione pubblica”.

Il Consigliere Izzo ha detto: “Noi non chiediamo di determinare alcunché all’interno della maggioranza: noi riteniamo di restare alla opposizione, ma riteniamo altresì che l’Ente Provincia debba accendere i riflettori sulla sua funzione. Bisogna aprire un tavolo per la verifica del riconoscimento di aree di crisi complesse che riguardano la Regione Campania. Sono sempre stato convinto della necessità della esistenza dell’istituto Provincia: dovrebbero essere le Comunità Montane o i Parchi ad essere assorbite dalle Province. La politica ha dei costi, l’importante è determinare i costi per determinare sviluppo: un Ente Provincia come lo immaginano il governo Monti, non mi trova per niente d’accordo. Bisogna individuare una serie di materie sulle quali è fondamentale la presenza della Provincia”.

Ha concluso il Presidente Cimitile.

“In via preliminare – ha detto – concordo con quanti hanno sottolineato le assenze di alcuni consiglieri, che dobbiamo segnalare come fenomeni negativi. Concordo pure con quanto diceva la Mazzoni e sul fatto che l’opposizione ha reso possibile molte volte i lavori dell’Assemblea. L’abolizione delle Province lede i principi sanciti dalla Costituzione in materia di autogoverno dei territori. Monti ha ceduto alla demagogia sui costi della Provincia, non ascoltando nemmeno gli studi della stessa Bocconi, senza rendersi conto che i costi della politica non miglioreranno, anzi peggioreranno. Il programma concordato con il presidente della Regione Caldoro per la salvezza del Sannio e la sua rinascita è un programma minimo indispensabile di opere pubbliche che può essere condiviso da tutte le forze politiche”.